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Spalletti: “Siamo al luna park del calcio! Su Osimhen e il mio infortunio…”

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Segui con noi la conferenza stampa di Spalletti e Di Lorenzo per presentare Napoli-Liverpool

Claudia Vivenzio

Tutto pronto per Napoli-Liverpool, big match che si giocherà domani alle 21.00 allo stadio Diego Armando Maradona e che sarà valido per la prima giornata dei gironi di Champions League.

Napoli-Liverpool, la conferenza stampa di Spalletti e Di Lorenzo

spalletti conferenza

Di seguito la conferenza stampa del capitano e terzino destro Giovanni Di Lorenzo e del mister Luciano Spalletti:

Spalletti: "Mi è successo un incidente domenica mattina. Nell'incidente ho riportato la frattura della clavicola. Ho avvisato i nostri dottori, siamo andati alla clinica Pineta Grande, sono stati gentilissimi. Si è riscontrata questa frattura della clavicola, tramite Canonico abbiamo contattato Alessandro Castagna che è all'estero per un convegno importantissimo quindi siamo andati dal primario Dimento Lorenzo di Milano. Mi hanno dimesso ieri sera alle 19 e tramite un amico sono riuscito a ritornare a Castel Volturno alle tre e mezza di mattina. Ho saltato solo l'allenamento di ieri, il mio capitano mi ha detto: "Appoggiati a me!", ed io lo userò come come tutti gli altri. Inoltre volevo ringraziare la talpa presente a Castel Volturno per aver dato questa notizia in anticipo".

Di Lorenzo:"Dopo due anni di assenza, tornare a giocare questa competizione è importante per tuti: l'ambiente, i tifosi, la squadra. Lo faremo quindi con determinazione. Cercheremo di fare una grande partita contro una grande squadra. Spinti dal nostro grande pubblico metteremo in campo le nostre qualità".

Di Lorenzo:"Abbiamo avuto pochi giorni per prepararla ma siamo tutti vogliosi di dimostrare che possiamo stare a questi livelli. Cercheremo di fare la nostra partita e scendere in campo senza timore e senza essere rinunciatari, credo che queste squadre percepiscano quando l'altra ha questo tipo di timore e hanno la capacità di schiacciarti anche emotivamente. Dovremmo scendere in campo con personalità, nonostante magari questo gruppo non ha troppa esperienza in questa competizione".

Di Lorenzo:"Il mio rapporto con Kvaratskhelia? Appena ha firmato con noi gli ho scritto un messaggio di benvenuto e gli detto che lo aspettavamo in squadra. Lui in questo momento è sotto l'occhio di tutti perché è partito molto bene, beh speriamo che si ripeta anche domani".

Di Lorenzo:"Saremo undici come loro, abbiamo due gamba e braccia come loro. Loro sono dei grandissimi campioni ma sono convinto che, visto il nostro entusiasmo, abbiamo possibilità di metterli in difficoltà".

Di Lorenzo:"Loro sono partiti un po' a rilento in campionato ma questa è un'altra competizione e si parte tutti da zero. Avranno voglia di vincere ma dall'altro lato anche noi siamo davanti al nostro pubblico e vogliamo dare il massimo. Se il mister mi ha chiesto qualcosa? Nulla in particolare. Dobbiamo fare quello che abbiamo sempre fatto e non avere timore".

Di Lorenzo: "Far rientrare il Napoli tra le prime otto d'Europa? Per il momento l'obiettivo è di passare il turno perché tutte e tre hanno grande storia e forza".

Di Lorenzo:"Quanto ho sognato questo momento? Quando inizi a giocare a calcio è normale che vuoi arrivare fin qui".

14.00 - Il capitano Di Lorenzo lascia la conferenza stampa. Inizia la conferenza di Luciano Spalletti.

Spalletti: "Con questo tutore mi vedrete per un mese, mi hanno messo una placca con sette viti. Ad ogni modo a me emoziona tantissimo essere al luna park del calcio. In Champions una palla morta d'un tratta riprende vita e decide la partita, questa è la differenza che si vedono nei campionati".

Spalletti:"Lozano è a disposizione, ha fatto accertamenti e sta bene. Osimhen ieri aveva questo fastidio, zero allenamento ieri, differenziato oggi, allenamento col gruppo domani. Vediamo se avremo le risposte che vogliamo. Domani proverà a calciare ed a fare cose più forti, se la risposta sarà positiva come quella di stamattina, potrà giocare".

Spalletti:"Con loro bisogna stare attenti anche quando il pallone è fuori dal campo. Dicevamo la scorsa settimana che non potevamo conoscere la reazione della squadra dopo un quasi passaggio a vuoto col Lecce, loro però ce l'hanno fatto vedere. Questi calciatori qui sono una squadra che farà innamorare di nuovo il Maradona. Sono calciatori che hanno questa passione sfrenata per il pallone e per questi colori".

Spalletti:"Se firmerei per un pareggio? La partita va giocata, si gioca per vincerla la partita".

Spalletti:"Kvaratskelia? Noi siamo contenti molto di lui, non solo come calciatore ma come uomo".

Spalletti:"Arbitri? Secondo me ci sono dei segnali importanti. Gli arbitri più giovani stanno portando novità. Loro giocano un calcio totale, ci si vedono tutte le cose che bisognerebbe richiedere e giocano continuamente con queste pallate a cambia gioco. Continue sventagliate. C'è una statistica: abbiamo paragonato Lazio-Napoli ad Everton-Liverpool. Nella nostra partita sono state battute 30 rimesse laterali, noi diciamo: "Gioca dentro". Loro dicono "Gioca lungo!", ne hanno battute 60, quindi il doppio! Questo è un dato un po' particolare che però racconta il modo di interpretare il calcio da una squadra come il Liverpool. Loro non ti permettono di respirare, cercano di farti tenere sempre la testa sott'acqua. Poi hanno questa convinzione di essere una squadra di primo livello che gli si legge in tutto ciò che fanno".

Spalletti:"Domani l'urlo: "The Champions!", lo sentiranno anche ad Anfield! Il Maradona dimostrerà che vuole bene ai suoi calciatori. E quelli come noi che vivono la città e attraversano le strade di Napoli, sono obbligati a recepire questo affetto di amore perché te lo iniettano senza che tu faccia nulla. Sarà bello vedere i calciatori lottare con muscoli, polmoni e testa".

Spalletti:"Noi contro una super squadra come il Liverpool, dobbiamo accettare che in qualche momento saranno più belli di noi ma dobbiamo mantenere intatte le nostre caratteristiche".

Spalletti:"La riaggressione del Liverpool è tra le più evidenti. Non appena perdono palla, ti montano addosso, ti stanno col fiato sul collo. Però non si va in campo per raccogliere complimenti, vogliamo andare in campo per dimostrare che siamo all'altezza della situazione".