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Mazzarri: “Abbiamo il fuoco dentro. Ecco quanto starà fuori Natan. Su Osimhen e Lobotka…”

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Il tecnico del Napoli ha presentato la sfida col Monza
Giovanni Frezzetti
Giovanni Frezzetti Caporedattore 

Al Konami Training Center di Castel Volturno ha parlato in conferenza di Walter Mazzarri. Il tecnico del Napoli ha presentato la sfida di domani contro il Monza.

Mazzarri in conferenza

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"Voglio ringraziare il pubblico, ho saputo che ci sarà lo stadio pieno. Ci serve una mano e sono contento che i nostri tifosi ce la diano. Dobbiamo fare una grande partita, ora devo capire chi è in condizione di giocare. Rivoluzione sul mercato? A gennaio è difficile, ma io voglio dare una mano a questi giocatori a riacquistare la fiducia che avevano lo scorso anno. Dobbiamo evitare errori e leggerezze. Poi ora voglio pensare al Monza. Oggi è importante valutare Lobotka e Lindstrom, così come altri acciaccati. Devo provare delle cose in allenamento ma con gli infortuni non è facile. Siamo in emergenza. Lobotka è un titolarissimo da sempre, se sta bene gioca. Lindstrom non ha i 90 minuti e quindi dovrà fare una staffetta. I 5 cambi mi aiuteranno in queste scelte. Abbiamo dei ragazzi che giocano meno ma che in allenamento fanno bene. Ma io devo anche studiare il Monza prima di fare certe scelte, guardate come ha giocato contro la Lazio che ha come mantra il 4-3-3. Quindi io devo valutare alcune cose. Sostituto Lobotka? Ho fiducia in Cajuste, ha delle qualità. Poi c'è Anguissa, ma dovrò valutare. Penso che Cajuste sia più adeguato, perché poi non voglio cambiare troppo le posizioni a centrocampo e i meccanismi collaudati.


Natan starà fuori circa un mese e mezzo, quindi la cosa non è breve. Ma non guardo al mercato, voglio pensare al Monza. Poi ci aggiorniamo, nelle condizioni in cui siamo non si può guardare a lungo termine. Serve che la squadra riacquisti fiducia. Mi sento uno di Napoli, ma sono qui per dare una mano. Mi brucia aver perso 2-3 punti con Juve e Roma, perché meritavamo di più. Ci avrebbe fatto comodo in questo momento. C'è rammarico. Espulsione Osimhen? Può capitare. Ma io vedo che questo ragazzo viene martoriato in campo. In quel momento sentiva la responsabilità e quindi si cade in errori. Io tendo a scusarlo perché ci sono tante situazioni, va protetto. Ora pensiamo ad essere più equilibrati e più corti. Così si fanno meno errori difensivi. Dobbiamo attaccare ma essere funzionali al risultato. Simeone e Raspadori? Sono due giocatori che mi piacciono, ma farli giocare insieme vorrebbe dire cambiare molto nel modulo. Poi serve avere un attaccante della panchina, non avrei cambi altrimenti. Deciderò uno dei due che partirà dall'inizio. Noi abbiamo tanto possesso palla e andiamo spesso nella trequarti, ma quando ci arriviamo siamo poco incisivi o sbagliamo l'ultimo passaggio. Oggi vorrei provare alcuni schemi d'attacco, ma non voglio neanche caricare troppo i calciatori. Anche i contropiedi ne prendiamo meno, vedo maggiore equilibrio. Ora serve anche un episodio positivo. I ragazzi tendono a pensare come piace a me, ma spesso non riusciamo a farlo vedere. C'è quel fuoco dentro, che va incanalato meglio. Le espulsioni sono un esempio. Politano è un ragazzo stupendo, è incappato in un errore. Io e Di Lorenzo gli avevamo detto di andarla a vincere, e lui si è innervosito di essere stato fermato mentre andava verso la porta. Demme? Ha preso un colpo al polpaccio e lo valuterò per domani".

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