Lazio Napoli 1-4. Le pagelle ironiche del tifoso Vincenzo De Lillo.
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Lazio Napoli 1-4. Le pagelle ironiche del tifoso Vincenzo De Lillo. Reina – L
Lazio Napoli 1-4. Le pagelle ironiche del tifoso Vincenzo De Lillo. Reina – Le immagini dei gol scorrono veloci, il santo e simpatico donnino che ho sposato sussulta, cercando di difendere l’indifendibile: ” Ahhh ecco! È...
Reina - Le immagini dei gol scorrono veloci, il santo e simpatico donnino che ho sposato sussulta, cercando di difendere l'indifendibile: " Ahhh ecco! È perché il pallone ha rimbalzato, per questo ha preso gol, quindi non parlare proprio!!!"(rivolto a me, che vi giuro, non ho battuto ciglio).
Aspettando tempi migliori facciamogli credere che il suo Pepe è completamente esente da colpe.. abbiamo vinto, non è il caso di polemizzare.
Maggio- Schierato a sorpresa al posto dell'albanese titolare, si preoccupa più di difendere che di attaccare.
Tutti condividono la scelta, tranne il mister che lo sprona ad avanzare, dimenticando l'età ormai pensionabile.
Il fu ragazzo ci prova, ma alla fine opta per una più saggia partita difensiva, con la ciliegina sulla torta di un un recupero da applausi su Immobile, in barba ai detrattori e alla senilità. Bravissimo, forse può dare ancora qualcosa.
Hysaj è avvertito.
Ghoulam - Al di là della partita altalenante, con buone spinte offensive e discutibili azioni difensive, la cosa che più mi ha colpito è un'altra:
Una sua punizione, contro tutte le aspettative, ha "incarrato" la porta.
Lenta, centrale e prevedibile ma comunque incoraggiante.
Non vorrei lanciarmi in previsioni, ma lo faccio lo stesso:
Prima o poi un gol su calcio da fermo, quest' uomo lo farà.
Possa un asteroide colpirmi se non credo a quello che dico...
Niente, sono ancora qui.
Non me lo aspettavo.
Albiol - Finché c'è stata partita, cioè fino al 60' più o meno, è stato bravissimo nell'arginare il fiume laziale che straripava da ogni parte, mantenendo la stessa calma e lo stesso sangue freddo di un uomo che, con una lametta, si depila da solo (e intendo dappertutto...).
Dopo il terzo gol invece ha avuto poco da fare, tant'è che a un certo punto ho pensato che fosse uscito pure lui per solidarietà coi sfortunati avversari.
Koulibaly - I primi due passaggi mi hanno fatto deglutire con difficoltà, come quando da piccoli inghiottivo azzardatamente un panzarotto rovente di nascosto, mentre mia madre stava ancora friggendo. Ed è più o meno la stessa cosa che ho fatto per tutto il primo tempo, quando l'ho visto difendere più volte da ultimo uomo.
Poi, all'improvviso, l'incoscienza: dopo mesi e mesi di ripetute esercitazioni, con milioni di prove, ecco un gol su calcio d'angolo.
Dopo di allora, se prima aveva toppato qualche intervento, compreso una leggera indecisione sul gol preso, non sbaglia più un colpo, ri-trasformandosi nel solito Hulk l'invincibile africano.
Jorginho - Nel primo tempo gioca molti palloni ma non brilla.
Nel secondo, complice la prematura moria dei laziali, si ritrova più libero dal pressing e allora si sbizzarisce in un numero di passaggi enorme, giusto di poco superiore al numero degli infortunati della Lazio.
Partecipa con tutta la sua classe, che, ammetto, non sapevo essere tanta, al festival del gol, prima nella costruzione e poi in prima persona, calciando e segnando un rigore senza che Mertens possa obiettare nulla, visto che già stava in doccia.
Allan - Evitare i suoi recuperi è quasi impossibile, quando pensi di averlo messo fuori gioco, eccolo che ritorna, più forte, agguerrito e irritante di prima.
Come un fastidioso e insistente prurito. Decidete voi dove, io un' idea ce l'ho, ma non mi sembra il caso di esporla qui.
Non è in forma, di più.
Hamsik - Quando l'ho visto avventarsi su quel pallone, gentilmente offerto da Insigne, che lo ha messo a tu per tu con il portiere, ho pensato che forse San Gennaro, ci avrebbe messo la sua mano riuscendo finalmente a sbloccarlo. E invece nemmeno il Santo Patrono ha potuto farci nulla: palo.
Anche se ad esser onesti è molto più vivo di prima, è un momento particolare e sfortunato dove si trova a raccogliere improperi quando era abituato solo a paroline dolci.
Per lo meno da me, Vincenzo De Lillo
Callejon - Nel primo tempo il ragazzo è nervoso, ansioso quasi, forse in attesa del passaggio o taglio giusto. Come un padre fumante fuori ad una sala parto.
Attesa premiata nel secondo tempo, quando, dopo un assist fenomenale, ecco che nasce un bel pupo mancino: il 50' gol in campionato.
Felicitazioni e 100 di questi giorni.
Attendo confetti.
Insigne - Come una nonna d'altri tempi in una domenica di festa, si ha sempre l'impressione che possa cacciare fuori dal forno (il piede caldo di Lorenzo nel nostro caso...) una succulenta prelibatezza.
Amara e indigesta però per i difensori avversari che forse vorrebbero stare a dieta.
Riescono pure a tenere botta per un po' ma alla fine si siedono e assaggiano: ecco a voi dei fumanti lanci al ragù per Callejon e un carnoso assist per Hamsik.
Basterebbe solo questo a definire la solita prestazione da neo Cannavacciuolo senza contare il palo preso e diverse altre giocate da leccarsi i baffi.
Chef.
Mertens - debbo fare outing... sento di farlo.. È giusto dire la verità almeno a me stesso e ai miei 7/8 followers.
Dopo la prestazione del primo tempo e inizio del secondo ho pensato che questa non era la sua partita e andava cambiato.
Troppi tacchi, troppi dribbling, troppi difensori, troppi palloni persi...troppo tutto.
Poi, dimostrando, ancora una volta, la classe del calciatore, la competenza del mister che credeva ciecamente che sarebbe servito ancora, ma soprattutto la mia completa, assoluta e a tratti fenomenale ignoranza calcistica( e non solo, ma qui si parla di calcio...), ecco la folle e geniale giocata di Maradoniana memoria.
Cosa che mi ha fatto urlare sì per la gioia ma anche e soprattutto contro me stesso, reo di aver pensato alla blasfemica sostituzione.
Scusami Dries se ho ceduto ad un momento di debolezza, sono pentito lo giuro.
Mi sono entusiasmato anche se non è stata una partita stradominata almeno nel primo tempo.
Alla fine però non si può negare che abbiamo vinto con merito, con un risultato più che giusto,e onestamente, tanto basta.
Comunque, Forza Napoli. Sempre.
REDAZIONE
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