Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano La Verità e ha commentato l'arrivo a Torino di Cristiano Ronaldo: "Ronaldo ha al suo fianco quello che è forse il più intelligenti dei procuratori sportivi. Ero stato con lui a colazione in Portogallo e in quei giorni parlavamo del portiere Rui Patricio. Poi, quando è stato chiaro che il Real avrebbe lasciato a casa Cr7 mi ha teleonato: 'Senti Aurelio, ce la giochiamo questa partita?'. Per il Napoli costava troppo? Detta così è una fesseria. Io immaginavo un modello in cui i costi venivano pareggiati esclusivamente con gli incassi specchiati ai relativi costi dell'operazione. Avevo detto a Mendes: tu dici che Ronaldo mi farà ricco? Allora facciamo che i primi 250 milioni di fatturato spettano al Napoli, i successivi 100 spettano a Ronaldo. Se effettivamente li avesse valsi non avrebbe avuto nulla da rischiare o da temere. Così CR7 si sarebbe ripagato da solo. Poi però è arrivata la Juventus e ha alzato la posta. In termini di marketing si è rafforzato tutto il campionato italiano, non solo la Juve", ha detto De Laurentiis che prosegue. "Tra dire chapeau e vincere campionato e Champions ce ne passa. CR7 ha una certa età e in termini di equilibrio per un club è pericoloso spendere così tanti soldi per comprare il cartellino di un solo giocatore a fine carriera. Pagando un ingaggio fuori da ogni standard del suo attuale monte ingaggi. Mi chiedo se prevarranno i successi commerciali o quelli sportivi. Se tu inizi a pagare degli stipendi assurdi prima o poi questo ti si ritorce contro".
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De Laurentiis: “Cr7 ha una certa età. Per la Juve acquisto pericoloso”
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano La Verità e ha commentato l’arrivo a Torino di Cristiano Ronaldo: “Ronaldo ha al suo fianco quello che è forse il più...
Sull'arrivo di un top player: "No. Se tutti fanno follie per comprare i nostri giocatori vuol dire che sono di grande valore. Io ho concesso a Sarri di andare al Chelsea solo dopo avergli fatto firmare un impegno scritto: non negoziare nessuno dei nostri giocatori, tranne Jorginho che abbiamo deciso noi di cedere. Poi c'è stata una lotta senza esclusione di colpi - nota solo in parte - per toglierci qualche altro giocatore. Non ci sono riusciti. Anzi hanno firmato un patto di non belligeranza". Tmw.
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