In attesa dell'intervista completa di Aurelio De Laurentiis a Radio Kiss Kiss Napoli, la quale andrà in onda domani, l'emittente ufficiale del club azzurro ha fatto ascoltare alcune anticipazioni: "Ancelotti è un grande uomo e allenatore. Non solamente è estremamente capace, ma è anche molto umile. Dice sempre che è qui, che ama la città e i napoletani; e che dopo tanti anni lontano dall'Italia, si sente di rinascere in una squadra piena di talenti, che sta allenando e scoprendo’. Quando dissi che ci volevano 7-8 giornate prima di farlo ambientare ho esagerato, ci ha messo meno tempo.
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De Laurentiis: “Ancelotti grande ma umile, Cavani sì a due condizioni. VAR? In passato c’è stato Calciopoli”
Il patron De Laurentiis ha rilasciato un'intervista ai microfoni della radio ufficiale
Ha fatto tesoro del calcio di Sarri, ma ha comunque imposto la sua idea. Nel suo 4-4-2 c'è chi rende di più e chi di meno, ma tutti giocano".
MERCATO - "Ancora non abbiamo visto Meret né Ghoulam, che sembra essere una furia. Poi c'è Ghoulam, che già conosciamo, e Chiriches, che deve rientrare, con Verdi, che ha giocato poco".
VAR - "Bisognerebbe fare una riunione. Ho letto le affermazioni di Rizzoli su 7-8 partite. Io mi chiedo perché ci siano state. E’ una tecnologia che deve essere di aiuto ai club ed agli arbitri. La cabina di regia non interviene quando c’è qualcosa, ma si aspetta sempre lo faccia l’arbitro. C’è qualcosa che non è osservato pedissequamente. L'errore è che si fa qualcosa, ma poi la si abbandona senza migliorare. Ogni cosa è come se fosse gestita dall'alto, ma noi paghiamo gli arbitri. Bisognerebbe anche chiedere i danni, l'anno scorso non ci ho pensato. In passato c’è stato Calciopoli... a pensar male si fa peccato".
CAVANI - Cavani qui ha i suoi affetti, i figli. Se a fine campionato, Ancelotti volendo, il PSG lo cedesse con prestito gratuito o con una cifra di cortesia, con l'offerta di massimo 7 milioni d'ingaggio, potrebbe arriva. Ripeto: Ancelotti permettendo. Ma bisogna spiegargli comunque che la nostra è una filosofia di 24 giocatori. Perché qualcuno è andato via da Napoli? Perché voleva essere mono-protagonisti, e voleva essere celebrato da solo per uno scudetto, che poi non è arrivato. Io questo non posso permetterlo, perché è il Napoli con calciatori, allenatori, città e tifosi a vincere. Non con una sola persona. E' bello vincere, ma bisogna saper anche perdere, sempre con dignità. E noi in questi anni la dignità l'abbiamo avuta da vendere.
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