Calcio Napoli 1926
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La Champions è alla portata con un Insigne che ha messo a tacere tutti i detrattori

 (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il Napoli ha grandi numeri, quelli importanti. Sono numeri che a guardarli, quasi lasciano increduli davanti ad una classifica che in questo momento appare bugiarda, ma che comunque è il frutto di un’annata davvero strana ed è difficile...

Gerardo Di Lorenzo

Il Napoli ha grandi numeri, quelli importanti. Sono numeri che a guardarli, quasi lasciano increduli davanti ad una classifica che in questo momento appare bugiarda, ma che comunque è il frutto di un'annata davvero strana ed è difficile lasciarsi alle spalle i rimpianti, quando guardando in su, la seconda, il Milan, è solo a tre lunghezze di distanza.

Gli azzurri sono lì, toccano con mano un posto Champions ancora non agguantato, anche se di tempo e di fiducia ce ne sono. Secondo miglior attacco al pari dell'Inter e a soli due reti dall'Atalanta, terza miglior difesa dietro la squadra di Conte e la Juventus. Purtroppo pesano le nove sconfitte,  meglio hanno fatto tutte le squadre che si trovano davanti (Inter 2, Milan 6, Atalanta e Juve 5), mentre le vittorie sono 20, meglio ha fatto solo l'Inter con 23.

Il Napoli può e deve continuare la rincorsa

 Dries Mertens (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Posto che il Napoli deve assolutamente continuare a vincere, probabilmente tra domenica e lunedì sarà impossibile ipotizzare un aggancio alla Juve o Atalanta, considerando le partite abbordabili (anche se il calcio c'insegna che nessuna gara è scontata), paradossalmente chi rischia di più è il Milan, impegnato a Roma contro una Lazio che non può permettersi un nuovo scivolone se vuole nutrire ancora forti ambizioni.

Per non parlare degli scontri diretti affrontati dalla banda di Gattuso in queste ultime giornate: vittoria contro Lazio, Milan e Roma, pareggio contro l'Inter e sconfitta contro la Juve in una partita che lascia ancora l'amaro in bocca per un Napoli troppo rinunciatario, ma che comunque avrebbe meritato qualcosa in più. La squadra vista contro la Lazio è parsa ancora una volta in gran forma, sia fisica che mentale.

Insigne è cuore, classe e sacrificio

 Lorenzo Insigne (Photo by SSC Napoli)

Insigne e compagni hanno messo subito in chiaro le cose, con un secco uno due che ha stordito i laziali. Ha espresso un buon gioco; al netto di un momento di rilassatezza sul quattro a zero, gli azzurri hanno dimostrato di essere padroni del campo.

Questo Napoli piace e convince, come piace e convince il suo capitano, che oramai ha tappato la bocca a tutti i suoi detrattori. Lorenzo come sempre corre, lo trovi in difesa e poi in attacco a proporre ed a concludere; lo trovi assistman e realizzatore. Cosa chiedere di più ad un calciatore? Cuore, classe e sacrificio. A questo punto restano sei finali, diciotto punti disponibili e la rincorsa del Napoli non è ancora finita. Questa è una certezza.

Bisogna approfittare degli scontri diretti che vedranno ancora impegnate le dirette avversarie, senza però sottovalutare le gare da affrontare, contro squadre che lottano per la salvezza, poiché storicamente rappresentano insidie e tendono sgambetti. C'è un ottimismo in giro non assordante, un ottimismo vero, esternato sottovoce, a tratti urlato in gola, ma pronto ad esplodere di gioia alla fine di questo campionato. Si, perché agguantare la zona Champions, in un torneo che per gli azzurri si è dimostrato balordo (causa Covid e troppi infortuni), sarebbe una nuova impresa, figlia di una rincorsa pazzesca.