Khvicha Kvaratskhelia, protagonista assoluto della cavalcata scudetto del Napoli, ha parlato in uno speciale della UEFA dedicato ai protagonisti di questa edizione della Champions League.
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Kvaratskhelia: “A Napoli sento la pressione, ma posso reggerla! Sul paragone con Diego…”
Kvaratskhelia sul Napoli e sul suo passato
—Le parole di Kvaratskhelia: “Maradona a Napoli è trattato come un re, e per me all’inizio sembrava impensabile veder accostato il mio nome al suo. Qui c’è un vero e proprio culto di Maradona, pensavo stessi vivendo un sogno quando ho sentito il paragone, ora mi ci sto abituando lentamente e per me essere accostato ad un calciatore della sua grandezza è meraviglioso. Quando ero piccolo per me era difficile immaginare di poter diventare un calciatore professionista, è stata una sfida enorme farsi strada partendo da una nazione molto piccola. La mia ambizione mi ha aiutato a credere nei miei sogni e nel costruire la mia carriera. Alla Dinamo Batumi ho trascorso due mesi che mi hanno ridato quella voglia e quella energia che pensavo di aver perso, mi hanno aiutato anche i tifosi che riempivano lo stadio e creavano una grande atmosfera.
Napoli vive di calcio, e il campionato italiano è uno dei migliori al mondo e ne sono grato. C’è grande ritmo e velocità, i calciatori qui hanno grande tecnica ed eccellono nelle due fasi di gioco. Io penso di essermi adattato rapidamente a questo stile di gioco. A Napoli sento una grande pressione e responsabilità, alle volte sulle mie spalle c’è fin troppo peso, ma posso reggerlo. Quando vado in campo si gioca undici contro undici e tutta la pressione svanisce. Faccio ciò che amo, gioco a calcio”.
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