Soprannome Kvaradona? Maradona è il Dio del calcio. Essere paragonato a lui è una bella sensazione ma non posso paragonarmi a lui che è stato il miglior calciatore della storia di questo sport. Naturalmente sono felice che i tifosi mi chiamino Kvaradona, significa molto per me. La mia tecnica è migliorata nel corso degli anni. Dopo gli allenamenti, quando ero in Georgia, mi fermavo sul campo per sviluppare tutti i fondamentali che ho oggi. Amo questo sport, cerco di godermelo ogni momento. Quando posso giocare a calcio, con un pallone tra i piedi, sono il più felice al mondo. L'urlo Champions? Era un sogno, non pensavo mai di poterlo ascoltare. Per me è stato incredibile ascoltarlo per la prima volta nel nostro stadio. Quando è finita la musica è partito il coro "The Champions!", è stato fantastico. Una sensazione incredibile, un sogno che ho realizzato. Mi ha dato ancora più motivazioni. Adesso che il mio nome è famoso, tutti mi guardano come modello. Anche in Georgia i bambini mi amano, quindi devo essere un modello per loro. Devo essere calmo, umile. Devo dare il meglio in campo e fuori".
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