"Ma che bellezza: oggi, dopo l’uscita dal campo di PSG e Basaksehir per la frase razzista del quarto uomo, tutti antirazzisti anche nel nostro orticello. Peccato non esserlo quando il razzismo ci tocca da vicino: e accusiamo chi ne è bersaglio di vittimismo. #Koulibaly" Lo scrive su Twitter il giornalista Paolo Ziliani che dimostra, semmai ce ne fosse bisogno, di non avere peli sulla lingua. Come dargli torto? L'Italia si scopre indignata per un episodio controverso (e ancora tutto da definire) e lo fa solo quando i fatti, come in questo caso, non la toccano da vicino. Del resto cosa ci si può aspettare da un paese in cui intellettuali, giornalisti ed ex campioni non hanno perso tempo a giudicare, con parole riprovevoli, la vita privata di Diego Armando Maradona... Come se nella vita sia possibile, per chiunque, ergersi a censore dei comportamenti altrui. L'ultimo della lista è Pif, il regista siciliano che sta ha sentito l'esigenza di raccontaci le ingerenze dalla camorra nella vita di Diego. Ma bisogna fare queste esatte considerazioni se si vuol piacere, a tutti i costi, a una certa italietta moralista, discriminatoria e farisaica. Questa sì che è la fiera dell'ipocrisia. Ma torniamo, appunto, al razzismo: quando Koulibaly fu umiliato a San Siro l'arbitro lo spedì anzitempo sotto la doccia senza nemmeno intuire (o forse fingendo di non capire) il dramma umano che stava sconvolgendo il ragazzo. Lo costrinse a una doppia umiliazione. E questo a prescindere da quello che è veramente successo a Parigi (l'Uefa ha aperto un'indagine e i fatti sono in via di definizione), è davvero grave.
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La fiera dell’ipocrisia: oggi tutti antirazzisti, due anni fa Koulibaly fu costretto a una doppia umiliazione….- FOTO!
“Ma che bellezza: oggi, dopo l’uscita dal campo di PSG e Basaksehir per la frase razzista del quarto uomo, tutti antirazzisti anche nel nostro orticello. Peccato non esserlo quando il razzismo ci tocca da vicino: e accusiamo chi ne è...
Le parole di Ziliani
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