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Koulibaly, l’avvocato: “Non esiste un ciclo che si conclude. E con la Champions Kalidou…”

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A Radio Marte, nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete”, di Raffaele Auriemma è intervenuto Fulvio Marrucco, agente, ma anche avvocato di Koulibaly, che ha parlato del senegalese e della situazione in casa Napoli. Koulibaly, parla...

Giovanni Montuori

A Radio Marte, nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete”, di Raffaele Auriemma è intervenuto Fulvio Marrucco, agente, ma anche avvocato di Koulibaly, che ha parlato del senegalese e della situazione in casa Napoli.

Koulibaly, parla l’avvocato

 (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)

"Zola era un giocatore umile con una capacità di apprendimento quasi morbosa. Lui ha affinato e imparato tante cose grazie a Maradona ma pure a Careca. A Napoli fu utilizzato trequartista ma il suo vero ruolo era la seconda punta.

Gattuso? Quello che ha fatto è di altissimo livello e gli va riconosciuto. Anche lui ha avuto nel periodo più difficile degli infortuni e un problema di salute. Il dato oggettivo è che non fai una rimonta del genere se non hai un gruppo unito, al di là della crescita dell'allenatore. C'è un gruppo coeso e questa è una cosa rarissima. Oggi la forza del Napoli è il gruppo, composto da ottimi giocatori. Riuscire a mantenere l'armonia è estremamente difficile e questo è il grandissimo merito di Gattuso. De Laurentiis prima di cambiare allenatore deve pensarci molte volte. Resta però, alla luce delle ruggini, un contatto estremamente difficile perché oggi Rino è in una posizione differente. Non è più il famoso contratto che De Laurentiis pone e l'allenatore sottoscrivo. Potrebbe essere una trattativa difficile ma da condurre in porto.

Gattuso e la squadra stanno subendo un silenzio stampa che porta frutti e quindi ha negato di poter parlare ed esprimere dei pensieri. Questa è una cosa che comunque lascia nel rapporto uno strascico.

Koulibaly? Non esiste un ciclo che si conclude o si apre. Prima di tutto il raggiungimento della Champions potrebbe essere un punto di partenza per far saltare la rivoluzione che De Laurentiis voleva organizzare con ricavi in meno. Qualche partenza ci sarà ma non si tratterà di una rivoluzione. Abbiamo ricominciato a vedere il giocatore già visto in questi anni.

Albiol? Grande uomo e grande giocatore".