Il gigante che giocava a Futsal: «The Kilman instinct» al servizio di Garcia

Max Kilman è reduce da un'ottima stagione in Premier League con il Wolverhampton, grazie alla quale si è garantito il certo interesse di molte squadre blasonate in Europa. Prima tra queste al momento parrebbe essere il Napoli, che ha smania di sostituire Kim Minjae (prossimo alla firma col Bayern, questione di giorni ndr) già prima del ritiro di Dimaro. L'identikit fornito da Garcia non è trapelato, ma è chiaro che la squadra-mercato di De Laurentiis cerchi ad oggi un difensore con buona impostazione dal basso, fisicamente possente nei duelli individuali e tatticamente evoluto, oltre che giovane e quindi in linea col progetto della società. In tutto e per tutto l'inglese sembra rispondere ai canoni.

Max Kilman, solido e tecnico

In Inghilterra, alla notizia data dal The Athletic riguardo a un'offerta del Napoli di 35milioni poi rigettata, i tifosi sui social si sono sfogati in senso positivo (robe che in Italia non si sono mai viste) con frasi del tipo: "Forza, Kilman! Giocatore solido, sostituto perfetto di Kim". Il calciatore di fatto è uno dei più precisi del campionato inglese: 83% di passaggi riusciti nei suoi 3600 minuti giocati in stagione, soltanto 3 ammonizioni e il 67% di duelli aerei vinti con la sua statura di 194cm. Che in un campionato come la Premier non è roba di poco conto (tra le altre cose, Kim conta il 61% in questo stesso fondamentale). La sua bravura con i piedi deriva dal futsal:Kilman ha giocato infatti ben 25 partite con la nazionale inglese (nonostante abbia genitori ucraini) di calcio a 5, variante del calcio nella quale è necessario saper toccare il pallone tantissime volte nell'arco di un match. La sua ottima tecnica in conduzione palla è dimostrata anche dal video sottostante, dove vengono mostrati in una fase iniziale molte aperture e cambi di gioco di grande precisione e col giusto tempismo. Inoltre, il mancino inglese può giocare anche da terzino sinistro restando un po' più bloccato: sembrerebbe dunque l'ideale - data l'esperienza, la cifra tecnica e il profilo in generale per caratteristiche - sostituto di Kim, seppur ci sia qualche riserva sull'applicazione di cui il coreano era provvisto in ogni singolo frangente della partita e sul solito discorso dell'integrazione al sistema calcio in Italia e dunque infine alla compattezza richiesta da Garcia. Un interessantissimo dato poi riguarda anche il lato umano di Max, che in tempi non sospetti andò a trovare il suo ex club del Maidenhead per dar loro sostegno e visibilità. E sappiamo quanto ADL scelga appositamente profili affamati che non dimenticano le loro radici e origini...

A cura di Mattia Fele

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