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Juventus, Allegri: “Non abbiamo ammazzato il campionato, si vince a Maggio”

Juventus, Allegri: “Non abbiamo ammazzato il campionato, si vince a Maggio”

TORINO – “Per noi vale di più la partita di mercoledì con lo Young Boys, che potrebbe darci il primo posto in Champions, di quella con l’Inter”. Allegri prova a stemperare l’attesa del derby...

Redazione

TORINO - "Per noi vale di più la partita di mercoledì con lo Young Boys, che potrebbe darci il primo posto in Champions, di quella con l'Inter". Allegri prova a stemperare l'attesa del derby d'Italia spostando l'attenzione sul match con gli svizzeri di mercoledì: un'affermazione che racchiude in sè la pretattica, ma anche valutazioni oggettive sul peso delle singole partite. Juventus contro Inter sarà fondamentale per le inseguitrici più che per la capolista: "Normale che tutte le altre squadre tifino contro la Juventus, perchè una sconfitta renderebbe più combattuto il campionato".

Che, secondo Allegri, "è già combattuto" oltre che lontano dall'essere ormai deciso: "I campionati di vincono, non si ammazzano. E mancano ancora tante partite alla fine". La sfida con l'Inter, "una partita bella, importante e affascinante indipendentemente dalla classifica", sarà un test importante per i bianconeri, che dovranno fare a meno di Alex Sandro, Khedira e Barzagli, con Bentancur a rischio - "ha un problema alla schiena, valuterò oggi" - ma un Emre Can in più: "Convocato, domani potrebbe anche giocare".

Il tedesco è tra i candidati a sostituire Bentancur in caso di forfait dell'uruguaiano, con l'altra strada rappresentata dal cambio di modulo. La sfida tra tecnici toscani comincia ben prima del calcio d'inizio, nonostante la grande stima tra i due allenatori: "Spalletti ha fatto un gran lavoro all'Inter, prima alla Roma, poi in Russia. Bisogna fargli i complimenti". Una sfida tra "due squadre che, insieme al Milan, hanno scritto la storia del calcio italiano": domani all'Allianz Stadium andrà in scena un altro emozionante capitolo.

Massimiliano Allegri, chi avrà più pressione domani?

"Domani sarà una partita bella, importante perchè è il derby d'Italia. Indipendentemente dalla classifica sarà sicuramente una serata affascinante tra due squadre che insieme al Milan hanno fatto la storia del calcio italiano. Partita importante sotto l'aspetto emotivo, tecnico e tattico. Bisognerà prepararsi al meglio contro una squadra che è cresciuta molto in autostima e risultati e insieme al Napoli sono le due antagoniste della Juventus al momento".

Ancora nessun gol su punizione. Come se lo spiega?

"Specialisti ne abbiamo, speriamo domani di farne. A Firenze abbiamo avuto tre punizioni importanti, bisogna aggiustare la mira e tirare meglio, perchè su tre punizioni un gol bisogna farlo".

Tutti tiferanno Inter. Che sensazioni prova?

"Mi lascia indifferente. I numeri dicono che la Juve ammazza il campionato, ma la Juve non ammazza niente. E il campionato non va ammazzato, va vinto. Che poi tutti tifano contro la Juve perchè il Napoli ha un turno favorevole e potrebbe avvicinarsi è normale, perchè si aspettano non dico che possa riaprirsi il campionato, ma che ci sia più battaglia. Noi dobbiamo andare avanti per il nostro cammino e tra domani e mercoledì per noi è molto più importante mercoledì. Perchè mercoledì ci giochiamo molto, domani ci giochiamo una partita. Mercoledì possiamo prendere il primo posto che vedendo gli altri gironi è molto importante".

Qual è la differenza principale tra un toscano di mare come te e un toscano di campagna come Spalletti?

"La differenza è che la mattina io mi sveglio e vedo il mare, lui vede le colline, che magari gli piacciono di più. Poi Luciano ha giocato tanto anche in una città di mare come La Spezia, poi da giovani ci trovavamo spesso in Versilia che era sempre mare e non credo ci sia quindi differenza. La toscana fa sempre uscire buoni allenatori, non so se sia questione di DNA diverso dalle altre regioni".

Anche lei ha la sensazione che si giochi ormai solo per il secondo posto e che ci si accontenti di questa condizione?

"Assolutamente no, perchè Ancelotti giustamente dice che il Napoli ha grandi chance. Abbiamo ancora scontri diretti, due con l'Inter e poi il ritorno con il Napoli, quindi sono 9 punti che ballano e la classifica si potrebbe accorciare, così come si potrebbe allungare ovviamente. Mancano tante partite, ora abbiamo l'Inter, poi il Torino. A Firenze c'è stato un momento in cui la squadra si è spaccata in due, perchè non concludevamo: l'unica situazione in cui diventiamo vulnerabile è quando spacchiamo la squadra e bisogna essere bravi a non farlo".

Emre Can farà parte dei convocati?

"Sì, sta bene, ha lo spirito giusto, è voglioso. Magari gli scapperà anche di giocare qualche minuto di partita".

Stanno tutti bene al di là di Alex Sandro. Vista la presenza di Icardi, è possibile l'inserimento di Benatia?

"Devo valutare oggi. Bentancur ha un problema alla schiena, ha avuto due giorni di mezzi differenziati, e se non dovesse farcela o entra subito Emre Can o cambio modo di giocare".

Sembra aver trovato un equilibrio con il tridente davanti e Dybala tuttocampista, che impatto si aspetta da loro tre domani?

"L'equilibrio del tridente va ancora trovato. O meglio, va migliorato. Perchè come ho detto prima se cominciamo a spaccare le partite in due diventa un problema. Perchè poi tre rimangono tagliati fuori dal gioco, sette devono difendere e si fa fatica a difendere. Quindi bisogna ritrovare una compattezza migliore di quella avuta finora. In questo momento è la cosa che non va bene".

Qual è il punto forte dell'Inter?

"Una squadra che gioca, che è sempre alla ricerca del gioco e che tende ad allungarti perchè loro negli spazi hanno gente tecnica e veloce e ha Icardi, che è un finalizzatore straordinario. Punti deboli? Bisogna essere bravi noi a metterli in evidenza".

Ritiene l'Inter o il Napoli più completa e competitiva?

"Il Napoli l'anno scorso ha fatto 91 punti, sono gli stessi e ci hanno messo giocatori bravi, perchè Ruiz è un ottimo giocatore, cambiando anche allenatore, che ha un modo di approcciare diverso da quello di Sarri. Quindi il Napoli è pericolosissimo: ha qualità tecniche e grande esperienza in panchina. L'Inter è una squadra in continua crescita con un allenatore molto bravo che ovunque è andato ha fatto bene e ha giocatori tecnici come Icardi, Perisic, Politano, che è cresciuto molto, Joao Mario che ora sta facendo bene, Brozovic che si sta ritagliando un bel ruolo davanti alla difesa, Nainggolan che poi non so se c'è. Poi hanno preso Asamoah, che è uno dei migliori terzini in circolazione, hanno preso De Vrij. E' una squadra seria".

Cosa hanno in comune e in cosa sono diversi Allegri e Spalletti?

"In comune che siamo della stessa regione. Diversi ancora per poco, perchè lui i capelli già non li ha più, io quasi, quindi in quello siamo ancora un pochino diversi. Diciamo che Luciano sta facendo grandi cose all'Inter, ma le aveva fatte alla Roma, in Russia quando è andato, e bisogna fargli i complimenti per quello che sta facendo".

Come mai non è contemplata l'ipotesi Cuadrado mezz'ala al posto di Bentancur nel caso non stesse bene?

"Ci può stare. Cuadrado al posto di Bentancur ci può stare, ma a quel punto dovrei cambiare i tre davanti. O altrimenti potrei anche far giocare Emre Can dall'inizio. Può succedere".

A livello di comunicazione con i giocatori che differenza c'è rispetto a una partita diciamo normale in Italia o a una grande partita di Champions?

"La partita con l'Inter si prepara da sola. E' come una grande sfida di Champions, quindi si stratta solo di dirgli quelle due cose da fare in campo. Quando invece c'è da giocare contro squadre sulla carta più abbordabili bisogna tirar fuori le motivazioni giuste perchè altrimenti si rischia di lasciare punti per strada". Repubblica.