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Italia, Mancini: "Volevo Hamsik quando ero all’Inter. Ringrazio i club che hanno permesso lo stage"

Italia, Mancini: "Volevo Hamsik quando ero all’Inter. Ringrazio i club che hanno permesso lo stage"

Roberto Mancini, c.t. dell'Italia, ha parlato in conferenza stampa in occasione degli stage del 4 e 5 febbraio

Redazione

Roberto Mancini, c.t. dell'Italia, ha parlato in conferenza stampa in occasione degli stage del 4 e 5 febbraio: "E' uno stage per il quale ringraziamo i club con cui abbiamo trovato gli accordi. Serve per ritrovarsi dopo quattro mesi, per vederci. Per vedere qualcuno che non ho ancora visto. Zaniolo? Io l'ho chiamato perché lo avevo seguito agli Europei U19 e mi era piaciuto, avevamo capito che poteva essere un giocatore del futuro, poi è stato bravo anche Di Francesco a lanciarlo. Può giocare anche in Nazionale. Ha avuto una crescita velocissima e forse imprevedibile, è un centrocampista moderno, è stato molto precoce. Ora serve mantenersi, lavorando sodo. Ha qualità tecniche e fisiche. Oggi l'unico giovane che ha tante presenze in Serie A è Donnarumma, poi c'è Chiesa. Ai miei tempi magari i giovani avevano più partite".

Sull'Inter:"Durante la stagione ci sono momenti difficili per tutti. L'Inter è comunque ancora terza, può migliorare. Questo è il calcio, è un momento difficile, ma deve tener duro. Come hanno recuperato le altre dietro, possono farlo quelle che stanno davanti".

Sui giovani:"Sono ottimista, perché stanno crescendo e giocando di più".

Su Balotelli:"Noi seguiamo tutti, Mario fa parte del gruppo e dipenderà da lui. Ieri ha giocato la seconda partita in quattro-cinque mesi. Dipenderà da lui. Se fa gol sempre da qui a fine marzo...".

Su Quagliarella:"Abbiamo giocatori bravi anche se abbiamo fatto pochi gol. Credo sia una questione anche di fortuna. Non avremo grandi problemi, perché creiamo molto. Quagliarella sta giocando bene, è capocannoniere, se lo merita. E' sempre stato forte, sa benissimo però che potrà esserci o no. Se poteva stare nella nostra Samp? In panchina sì (ride, ndr)".

Su Chiesa: "Ho sentito suo padre Enrico e gli dissi a Natale che doveva fare più gol, si vede che gliel'ha detto. E' un esterno offensivo e il gol deve essere nel suo bagaglio tecnico. Corre molto, con l'esperienza si impara poi a fare una corsa a vuoto in meno e arrivando meno stanco sotto porta. Spero continui così".

Su Hamsik e l'addio al Napoli:"Mi dispiace che l'italia perda un gran calciatore, ha dato tanto. Qui era a casa sua, lo volevamo prendere ai tempi dell'Inter, quando era al Brescia".