Inviato Dimaro-Folgarida. Le origini non si dimenticano: l'Algeria gli è rimasta sempre dentro, la nazione dove sono nati i suoi genitori. Adam Ounas accettò la proposta di giocare con la nazionale algerina proprio per una scelta di cuore: raggiunse Christian Gourcuff, l'allora ct francese dell'Algeria, ex tecnico del Lorient che rimase incantato proprio da un gol del talento del Bordeaux contro la sua squadra. Ounas ci pensò un po' su e disse sì dopo aver già vestito due volte la maglia francese della nazionale under 20 e segnato nella sua partita di esordio nel 2015 in un'amichevole contro l'Inghilterra. A novembre 2016 la convocazione per la partita di qualificazioni di Coppa del mondo contro la Nigeria, poi non è stato chiamato per la Coppa d'Africa 2017.
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Inviato Dimaro-Folgarida. Le origini non si dimenticano: l’Algeria gli è rimasta sempre dentro, la nazione dove sono nati i suoi genitori. Adam Ounas accettò la proposta di giocare con la nazionale algerina proprio per una...
Vent'anni, doppio passaporto, nacque in Francia nel cuore della Loira, a Chambray-lès-Tours. Cominciò prestissimo a giocare a calcio, a soli 5 anni nelle giovanili del Tours, un club dove sono passati campioni come Vieira, Madjer, Lacombe e Benatia. La spinta del papà Hadji, ex portiere ora preparatore di numeri uno, fu determinante, e anche quella dello zio Habin Mokdar, che lo seguì con grande attenzione quando cominciò a crescere nel mondo del calcio. Poi passò al Chateauroux e gli osservatori del Bordeaux si accorsero del suo talento nel 2013, l'anno dopo firmò il contratto con il nuovo club, uno dei più prestigiosi in Francia. Esordio in Ligue One di quelli da ricordare per sempre, debutto in prima squadra con gol, il 4 ottobre 2015: il tecnico Sagnol lo mandò in campo contro il Lorient e dopo poco segnò la seconda rete della sua squadra nel match comunque finito 3-2 per gli avversari. Per Ounas maglia numero 33 sulle spalle ma in quell'occasione senza nome: i numeri li ha sempre cambiati nella sua carriera, già da quando era ragazzino, l'anno scorso ha scelto il 22. Nella prima amichevole con il Napoli, venti minuti contro i dilettanti della Bassa Anaunia conditi da un palo e un assist per Mertens, ha giocato con la 37, ma avrà ancora tempo per decidere il numero ufficiale per la nuova stagione.
La svolta della carriera nel Bordeaux: Adam sfondò con le giovanili, 26 gol e 24 assist in due anni, tra il 2013 e il 2015. Tecnica sopraffina, grande talento, numeri d'alta scuola, un sinistro magico: l'approdo in prima squadra con il primo contratto firmato nell'estate del 2015: sei reti nella sua prima stagione. Diventò titolare ben presto il piccoletto terribile dell'attacco del Bordeaux, 1 metro e 71, sullo standard quindi dei nuovi compagni Mertens e Insigne con i quali può dialogare palla a terra e a tutta velocità. Impiegato da esterno alto offensivo a destra, il ds azzurro Giuntoli lo individuò subito, tanto è vero che provò già a prenderlo l'estate scorsa. E su di lui in quella fase mise gli occhi anche Mourinho, scattò l'idea di portarlo al Manchester United ma poi non se ne fece nulla. Meno brillante il secondo anno nel Bordeaux, riuscì a segnare solo a 4 gol rispetto ai 6 della stagione precedente. Il ds Giuntoli è tornato quest'estate all'assalto e ha concluso l'operazione con il Bordeaux a dieci milioni più due di bonus per un giocatore under, come Diawara, che quindi non occuperà un posto nella lista dei 25.
Un ragazzo social, all'arrivo a Napoli ha subito aperto tre profili social ufficiali (Twitter, Instagram, Snapchat) e fu proprio lui a confermare per primo il trasferimento al Napoli. Qui a Dimaro gli sono bastati dieci giorni per entrare in perfetta sintonia con i tifosi azzurri e ora in campo proverà ad insidiare super Callejon: stasera nell'amichevole contro il Trento la seconda occasione per mettersi inmostra, questa volta probabilmente con qualche minuto in più per poter fare vedere il suo dribbling secco e le sue giocate di qualità. E per stregare ancora di più i napoletano. Il Mattino.
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