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UP & DOWN- Inter-Napoli, Koulibaly solito muro azzurro. Callejon torna umano

UP & DOWN- Inter-Napoli, Koulibaly solito muro azzurro. Callejon torna umano

La rubrica che analizza i calciatori up & down del l'ultimo match di campionato contro l'Inter

Redazione

La rubrica UP & DOWN, promossa da CalcioNapoli1926.it, ha il fine di analizzare chi non è riuscito ad offrire una buona prova e chi, invece si è messo in risalto durante l'ultimo match.

Il Napoli, domenica sera a San Siro, è andata a sbattere contro il muro dell'Inter riuscendo a racimolare un solo punto. Un punto utile per non lasciar scappare la Juventus, vittoriosa contro l'Udinese, ma che, dopo la sconfitta interna contro la Roma, rischia di demoralizzare l'ambiente. Ed è proprio sulla scia di queste due gare che andremo ad analizzare il migliore ed i peggiore in campo.

UP - Kalidou KOULIBALY è riuscito a recuperare la sua ottima forma. Dopo la brutta prova offerta contro la Roma, forse anche per la botta rimediata durante la gara, il centrale difensivo si riscatta, invece, con il match contro i nerazzurri. Ancora invalicabile, non permette ad Icardi e compagni di superare il muro azzurro e giungere pericolosamente dalle parti di Reina. Come un vero leader in campo, guida e porta con sè l'intera difesa partenopea la quale in blocco migliora la prestazione contro i capitolini. Menzione, in attacco, anche per Lorenzo INSIGNE che, sia con i capitolini che con i nerazzurri, ci ha provato instancabilmente. Considerato egoista e poco maturo da molti, è il solo che, nella notte del secondo posto, supera gli avversari frequentemente.

DOWN - L'attaccante azzurro Josè Maria CALLEJON ha smesso di essere un robot ed ha vestito i panni dell'essere umano. Dopo l'exploit contro il Cagliari, con la Roma prima e con l'Inter adesso ha mostrato tutta la sua stanchezza fisica. Il calciatore, dopotutto, non riposa mai e la sua capacità finalizzativa ne risente ma, soprattutto, ha perso la brillantezza che lo ha sempre caratterizzato. Continua a macinare kilometri su tutto il campo, a scendere per recuperare e poi risalire per entrare in area ma, arrivati sotto la porta, proprio non riesce ad imporsi. La brillantezza persa, nelle ultime uscite, anche dal centrocampista JORGIHNO il cui gioco a tratti diventa prevedibili e i cui errori, frutti di stanchezza mentale e fisica, coinvolgono l'intero reparto che non riesce a filtrare al meglio il gioco partenopeo. Troppi errori con la palla per l'italo-brasiliano.