Insigne Napoli, i CdS svela: "Mai piaciuto ad Ancelotti"

CASO INSIGNE. Sembrava la serata del riscatto per il Napoli. Vantaggio per 1-0 e tante occasioni per arrotondare il risultato con l'avversario dominato nella propria trequarti. Poi l'inaspettato calo nell'ultima mezzora che ha fatto pendere l'ago della bilancia a favore dell'Atalanta. Poco San Paolo ad incitare, niente Insigne. Impassibile per tutti i 90' in panchina ad assistere all'ennesima disfatta degli ultimi mesi. Il Corriere dello Sport scrive sul capitano del Napoli:

"Panchina-verità. Un evento mediatico e ideologico. Niente di più che un’occasione per registrare gli spiriti, per fare a meno di Lorenzo che non è più cuore napoletano. Napoli c’est fini. Arrivederci a Parì.

Me l’ha detto un amico: da quando Lorenzo s’è accasato Chez Raiolà è cambiato, da giocatore e da uomo, e il nuovo manager gli ha suggerito sicurezze nuove promettendogli un posto al Psg, con Marco Verratti. Per ricostruire la coppia del Delfino pescarese, per completarsi insieme come voleva Zeman.

Come suggeriva Guardiola. Di Insigne Zdengo ha detto: «Lorenzo è il miglior esterno d’attacco del nostro campionato. Con Sarri ha fatto bene, ma con lui si gioca a un tocco, mentre a Insigne piace saltare l’uomo. Con Ancelotti invece ha qualche libertà in più».

Si, libertà di andarsene. A Parigi? Da chi lo pagherà di più. Al sor Carlo, fantasia quadrata, redditizia, il poeta di Frattamaggiore non è mai piaciuto, soprattutto quando s’è accorto che non ubbidiva ai suoi suggerimenti".