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“La serata più bella della mia vita”, Insigne si tatua Maradona e ricorda un momento speciale. L’emozione del capitano

“La serata più bella della mia vita”, Insigne si tatua Maradona e ricorda un momento speciale. L’emozione del capitano

Lorenzo Insigne ha inciso l’orgoglio di essere napoletano e capitano della squadra del cuore: pochi giorni fa, infatti, ha tatuato sulla coscia sinistra il volto di Diego Armando Maradona, che indossa la maglia azzurra trionfante. Un gesto...

Sabrina Uccello

Lorenzo Insigne ha inciso l'orgoglio di essere napoletano e capitano della squadra del cuore: pochi giorni fa, infatti, ha tatuato sulla coscia sinistra il volto di Diego Armando Maradona, che indossa la maglia azzurra trionfante. Un gesto che il giocatore ha voluto fare, come racconta La Gazzetta dello Sport, poiché ama tratteggiare sul suo corpo i momenti più importanti della sua vita. È chiaro che Diego abbia significato molto per lui, così come per tutti i napoletani, ancor di più essendo un giocatore di calcio. Spesso Insigne ha cullato il sogno di indossare la maglia numero 10, ritirata dal club, ma ha poi cambiato idea. Pubblicamente, infatti, dopo la morte di Maradona, ha messo un veto su quella cifra: giusto che nessuno vesta il numero del più grande si sempre.

Insigne e l'amore per Maradona

 (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Lo ha voluto sulla pelle, perché diventassero un tutt’uno. Un modo per esprimerne l’amore provato e il dispiacere per la scomparsa prematura, inattesa. Non le ha sapute trattenere Lorenzo Insigne le lacrime quando ha deposto una corona di fiori davanti all’immagine di Diego Maradona, poche ore prima di Napoli-Rijeka. In quei momenti è prevalso l’animo del tifoso, di quel bambino a cui papà Carmine raccontava le gesta del più grande giocatore di tutti i tempi, mentre il piccolo Lorenzo rincorreva un pallone nel cortile di casa.

E Insigne ha avuto anche la possibilità di conoscere Maradona. Era il gennaio 2017 e l'ex Pibe de Oro tornò in città per "Tre volte dieci", lo spettacolo teatrale organizzato al San Carlo per festeggiare i 30 anni dal primo scudetto. Il capitano azzurro fece di tutto per accedere ai camerini dietro le quinte e poter conoscere il suo idolo. "Quella è stata la serata più bella della mia vita", ha poi ricordato. Nient'altro da aggiungere.