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Insigne, tra lacrime e gioia per il ritorno a Firenze: tocca a lui prendersi la squadra sulle spalle

Insigne, tra lacrime e gioia per il ritorno a Firenze: tocca a lui prendersi la squadra sulle spalle

Insigne, tra lacrime e gioia per il ritorno a Firenze: tocca a lui prendersi la squadra sulle spalle

Redazione

Sarà il nuovo capitano del Napoli, o forse ancora no, almeno per il momento. Marek Hamsik resta in azzurro e Lorenzo Insignerischia di dover attendere ancora un po' per essere riconosciuto a pieno titolo il capitano del Napoli, il simbolo della squadra della sua città. L'edizione odierna del Corriere dello Sport parla del ritorno a Firenze di Insigne, città in cui ha vissuto tragedie sportive di ogni tipo:

"E' arrivata «la partita», quel tormento esistenziale che sbuca dentro all’improvviso, come fai a fingere che non sia successo niente: stavolta sta per cominciare un’altra vita, da sabato gli potrebbero chiedere banalmente di essere leader. Lorenzo Insigne sarà capitano, per acclamazione ma non solo, pure meritocraticamente, portandosi appresso quel carico di 289 partite (e 74 gol) e una longevità che ormai è sintetizzata nelle sette stagioni consecutive".

NAZIONALE - "Napoli-Firenze è la tratta d’una favola, perché Coverciano è proprio là, dietro l’Artemio Franchi, e sa di gioia che lo ha avvolto, che l’ha travolto quando la Nazionale gli ha spalancato le proprie porte".

L'INFORTUNIO - "Poi c’è la memoria che l’ha riportato spesso a ripensare a quel momento innaturale, lo decise il destino, il 9 novembre del 2014, nel momento dell’esplosione con Benitez, nell’istante in cui la sorte gli voltò le spalle e gli lesionò un legamento".

LO SCUDETTO PERSO - "2 aprile 2018, come se fosse ieri, eppure se n’è andato quasi un anno,

ma tutto resta compresso in quella nube soffocante di una disperazione interiore, d’uno scudetto

sbriciolatosi tra un sabato sera e una domenica pomeriggio, negli effetti collaterali di un weekend intriso di rabbia".