Proprio dopo il nuovo KO del camerunese, Aurelio De Laurentiis è tornato a puntare il dito contro istituzioni e calendario, denunciando ancora una volta una gestione insostenibile degli impegni internazionali: «Presto i miei giocatori e poi me li ritrovo rotti. Rrahmani è tornato rotto, Anguissa pure. Così non si può andare avanti. I giocatori sono dipendenti dei club e chi paga gli stipendi dovrebbe avere voce in capitolo. E quando tornano infortunati, ci deve essere un indennizzo vero e una finestra di mercato straordinaria per rimediare».
Con lo stop di Anguissa, il dato complessivo assume contorni sempre più preoccupanti: dal 14 agosto, giorno dell’infortunio di Lukaku, il Napoli ha accumulato 19 infortuni in appena tre mesi, colpendo 17 giocatori diversi. Solo tre sono di natura traumatica (Meret, Contini e McTominay), mentre gli altri 16 sono muscolari. Nel dettaglio si registrano sette affaticamenti, tre lesioni ai bicipiti femorali (Anguissa, De Bruyne e Rrahmani), due problemi agli adduttori, uno al retto femorale, uno al gluteo, un episodio di pubalgia e un fastidio alla schiena. Tutto questo in sole 15 partite tra Serie A e Champions: un quadro che impone riflessioni profonde e interventi urgenti. Colpa soltanto del calendario troppo fitto o c'è qualcosa che non sta funzionando con i metodi di Conte?".
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.calcionapoli1926.it/assets/uploads/202512/5c56087f4239977589c3343b3205fa19.png)