L'atro fattore che incide
—"È evidente che, appesantito anche dalla mancanza degli introiti delle coppe europee quest’anno il Napoli, dovrebbe chiudere il bilancio con una notevole perdita. Anche perché la società potrebbe investire 35 milioni per Comuzzo. Osservandole in controluce però quelle di De Laurentiis sono state spese che a posteriori sembrano avere pagato e quindi da considerare investimenti, anche per il lungo periodo: l’ingaggio di Conte e la cura dell’allenatore salentino sulla squadra non solo ha permesso al Napoli di essere in piena corsa per lo scudetto ma anche, ed è quello che più conta in termini economici, di essersi virtualmente già assicurato la qualificazione per la prossima Champions League e i conseguenti incassi che potrebbero portare a nuovi utili nelle prossime stagioni. Non solo, ma i vari Buongiorno, Neres ed eventualmente Comuzzo sono giovani e possono dare uno zoccolo duro ai partenopei per lungo tempo".
Il nuovo ciclo non è solo sportivo
—"Come a dire che De Laurentiis con lo scorso mercato estivo ha iniziato un nuovo ciclo non solo sportivo ma anche economico e se le cose dovessero continuare ad andare bene, questo nuovo ciclo potrebbe dare in termini di bilancio nelle prossime stagioni i suoi esiti positivi. In questo quadro la cessione di Kvaratskelia ha il significato di anticipare per quanto possibile il passaggio all’incasso limando le perdite di questa stagione".
L'atteggiamento di Conte non è cambiato
—"Siccome da Napoli non sono emerse indiscrezioni su eventuali mal di pancia di Conte per questa operazioni, vi è da pensare che la cessione si stata avallata anche dall’allenatore salentino. A meno che egli stesso non esploda sul tema in uno dei suoi classici interventi mediatici se la squadra dovesse trovare qualche inciampo".
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