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Il dottor Canonico: “Osimhen può tornare prima della sosta. Vi spiego cosa ha Gattuso agli occhi”

(Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)

Il professor Raffaele Canonico, responsabile sanitario del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi a Radio Kiss Kiss Napoli

Tony Sarnataro

Il professor Raffaele Canonico, responsabile sanitario del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi a Radio Kiss Kiss Napoli, su alcuni temi attuali e aggiornando sulle condizioni di Osimhen.

Le parole del dottor Canonico su Osimhen

"Osimhen sta bene e migliora di giorno in giorno. Non c'è alcun mistero, non è un caso eccezionale. A Villa Stuart abbiamo fatto un consulto con il Prof. Castagna, che ha confermato la diagnosi dello staff medico nigeriano. Chiarisco che è il primo evento traumatico sulla spalla del ragazzo: non esiste alcuna recidiva. E' la prima volta che ha questo tipo di infortunio sulla spalla destra. Sulla sinistra aveva già avuto un infortunio. Faccio i complimenti ai colleghi nigeriani perché la loro rapidità nell'approccio clinico di intervento è stato davvero repentino e di alto livello. Per Osimhen si è trattato di una lussazione che non richiede intervento chirurgico. Rientro? Ogni infortunio ha una storia a sé. Si va dai 30-40 giorni ai 60-70 giorni per una lussazione semplice. I lavori di terapia servono alla ripresa della funzionalità totale, alla creazione di una protezione all'articolazione. I fisioterapisti ed i preparatori stanno facendo un lavoro di altissimo livello. E' un ragazzo di 21 anni e va compreso anche l'aspetto psicologico che interviene nella risposta all'infortunio. Quando lo vedremo in campo? Sta migliorando in maniera importante. Mi auguro di vederlo in campo prima della sosta natalizia".

 (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)

Singoli e COVID

"Ghoulam lo conosco da tanti anni, ho vissuto tutto il suo iter. Negli ultimi due anni non ha saltato una sola sessione di allenamento. Lo considero clinicamente e fisicamente recuperato già da tempo. I casi Covid di Hysaj e Rrahmani? Ci sono studi su atleti top che hanno avuto positivizzazione, poi negativizzazione e così via. Alcune cellule morte del virus possono essere lette da un tampone come presenza di materiale virale. Ovviamente il tampone positivo fa scattare il protocollo, si avvisa l'Asl, si rifà il tampone che poi esce subito negativo. Bisogna essere ligi e precisi nel rispettare regole che sono ormai conosciute da tutti e da mesi. Mascherina, distanziamento e igiene delle mani restano indicazioni fondamentali. I calciatori del Napoli sono sensibili su questo punto. Zielinski ed Elmas hanno avuto una febbricola la prima notte e 2-3 giorni di stanchezza e dolori muscolari. Il virus è poco conosciuto, ci sono atleti che hanno avuto strascichi, altri meno. Il Covid può lasciare cicatrici a livello polmonare o alterare a livello cardiaco la funzionalità elettrica del cuore. Ecco perché gli esami fatti sono molto più approfonditi". 

Gattuso e metodi di lavoro

"Ringrazio il mio gruppo di lavoro, tutto lo staff. Il nostro lavoro inizia tre ore prima dell'inizio dell'allenamento e termina tre ore dopo la seduta. Il giorno più difficile di recupero per un atleta è 48 ore dopo la gara. Ossia la viglia del match successivo. Col supporto di test ed esami, possiamo organizzare una serie di lavori di prevenzione. Gattuso? Il mister soffre di una patologia autoimmune all'occhio. E' insidiosa perché ci sono anticorpi che attaccano il muscolo dell'occhio che può anche paralizzarsi. Stress, freddo, pioggia, possono esacerbare la problematica".