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Hamsik: "Orgoglioso di essere napoletano, piangerò quando tornerò. Non avrei mai accettato la Juventus"

Hamsik: "Orgoglioso di essere napoletano, piangerò quando tornerò. Non avrei mai accettato la Juventus"

Le dichiarazioni di Marek Hamsik ai microfoni di Sky Sport

Redazione

Marek Hamsik ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport:

"Sono emozionato, mi aspetta qualcosa di nuovo. Vediamo come andrà perché vado in un paese che non conosco e non so niente di ciò che mi aspetta. Sono positivo".

Dalian fa parte di una città con il mare. Ci sono anche calciatori che hanno giocato in Europa: "Quando ho saputo del loro interesse mi sono messo in contatto con Carrasco. Ora arriviamo a Shangai e ci alleneremo fino all'inizio del campionato".

Saluto commovente ai tifosi del Napoli, cosa vuoi dirgli ancora? "Napoli per me è stato più semplice scriverlo perché sono di poche parole. Ci ho messo giorni senza dormire per scrivere quella lettera. Posso solo ringraziare tutti e non li dimenticherò mai. Sono orgoglioso di essere uno di loro".

Hai pianto? "Non ho pianto ma ho scritto quello che sentivo. Spero di piangere quando tornerò e farò il giro di campo".

Il momento più bello? "La prima coppa dopo 25 anni. Anche se ci sono altri momenti. Non dimeticherò mai la festa dopo la vittoria. L'unica cosa che è mancata è lo Scudetto, purtroppo non arrivato per la forza della Juventus".

Dodici anni pieni di corteggiamenti, Allegri ti avrebbe voluto al Milan e alla Juventus: "Non sarei mai potuto andare alla Juventus, non avrei tradito i tifosi del Napoli. Sono stato molto più vicino al Milan ma mi sentivo dentro la maglia del Napoli, mi sentrivo importante".

Insigne è il giusto capitano? "E' giustissimo, è uno che ci tiene alla maglia. Gli auguro di restare a Napoli e di battere il mio record di presenze".

Torno il 17 marzo? "Non credo. A metà marzo ho la Nazionale ma spero di riuscire a tornare il più presto possibile per salutare i tifosi al San Paolo".

Saluto finale? "Ringrazio DeLaurentiis, la società e Ancelotti per avermi dato questa possibilità. Ringrazio tutti per avermi trattato come uno di famiglia".