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E’ con grande tristezza che annunciamo la triste dipartita di Nino Masiello, giorn

E’ con grande tristezza che annunciamo la triste dipartita di Nino Masiello,  giorn

E’ con grande tristezza che annunciamo la triste dipartita di Nino Masiello, giornalista sportivo (ha seguito per anni il Napoli in giro per l’Italia e per l’Europa) nonché autore di una canzone che ha fatto la storia del...

Redazione

E' con grande tristezza che annunciamo la triste dipartita di Nino Masiello, giornalista sportivo (ha seguito per anni il Napoli in giro per l'Italia e per l'Europa) nonché autore di una canzone che ha fatto la storia del calcio e del tifo napoletano: "I ragazzi della curva B", portata al successo - com'è noto - da Nino D'Angelo. Alla famiglia di Masiello giungano le più sentite condoglianze da tutta la redazione di Calcionapoli1926.it.

Per ricordare Masiello, vogliamo condividere con voi lettori l'estratto di un articolo pubblicato il 19 settembre 2010 sul sito di Repubblica. L'autore del pezzo è un'altra storica firma del giornalismo napoletano, il 'Maestro', Mimmo Carratelli:

"Con Nino Masiello siamo andati in giro per il mondo seguendo la squadra del Napoli. Una banda che comprendeva Ciccio Degni, fantastico e indimenticabile compagno, Rino Cesarano, Romoletto Acampora, Gianni Nicolini, Antonio Corbo. In una trasferta a Metz (gol di Bosdaves), ingannando in un locale notturno l'attesa del ritorno con un charter che sarebbe partito all'alba, Nino rubò la scena e il microfono e, iniziando con "Frida", sventagliò con voce appropriata l'intero repertorio di Fred Bongusto conquistando il pubblico e favorendoci la simpatia di alcune ragazze francesi. A Oporto, dopo il gol vincente di Clerici, passammo la notte nel roof dell'albergo. Nino si mise al pianoforte e riuscì nella più memorabile delle sue imprese facendo cantare "Guapparia" a Totonno Juliano e a Vinicio. Dopo la partita con l'Apoel a Cipro (pari con un gol di Savoldi), Nino Masiello condusse i festeggiamenti del successo mettendosi al pianoforte nel salone dell'Hilton e convincendo Bruno Pesaola a esibirsi in una serie di appassionati tanghi.

Fra sport e spettacolo, Nino è stato un asso. Per intraprendere gli studi di giurisprudenza giunse a Napoli giovanissimo da Sammichele, un paese di campagna a una ventina di chilometri da Bari, ospite di una sorella al Vomero. Al paese era stato folgorato dalla passione per il giornalismo debuttando con un foglio ciclostilato, "Il risveglio", spina nel fianco del sindaco Pasca, "un generale veterinario, un fascistone, che presi in giro sul giornale dopo l'acquisto di due ciclo-carriole, il vanto della sua modernizzazione nel campo della nettezza urbana. Se ne lamentò con mio padre che lavorava all'economato del Comune. Mio padre gli dette ragione, ma s'era fatto un sacco di risate. Avevo 17 anni. Sammichele è il paese della zampina, celebrata con una sagra a settembre. Somiglia alla cervellatina, ma è fatta di carne di vitella, pomodoro, formaggio e peperoncino. Arrostita all'istante si consuma all'esterno delle macellerie".

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