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L’ex grande attaccante, Paolo Rossi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Q

L’ex grande attaccante, Paolo Rossi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Q

L’ex grande attaccante, Paolo Rossi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di QS. Ecco le sue parole: Su Mertens: “Mertens mi assomiglia. A inizio carriera, avevo vent’anni, al Vicenza passai dal ruolo di ala tornante a...

Redazione

L'ex grande attaccante, Paolo Rossi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di QS. Ecco le sue parole:

Su Mertens:"Mertens mi assomiglia. A inizio carriera, avevo vent'anni, al Vicenza passai dal ruolo di ala tornante a quello di punta centrale. Fu Giovan Battista Fabbri a convincersi che ero più adatto al ruolo di centravanti. Far giocare il belga al centro dell'attacco è un'idea geniale, in gran parte determinata dall'infortunio di Milik dello scorso anno. Mertens fa movimenti da attaccante centrale vero, non è di certo un falso nueve".

Su Sarri:"Una squadra che vince con un gioco così spettacolare è cosa rara. Anche prima dell'inizio del campionato, nonostante l'ottimo mercato delle milanesi, in particolare dei rossoneri, la squadra di Sarri era la più accreditata avversaria per Allegri & C. Ora sta confermando i pronostici e il merito è in gran parte di Sarri. Ha dato alla squadra un gioco organizzato e innovativo: nel Napoli tutti sanno cosa fare, giocano a memoria, creano sette o otto occasioni a partita. Il fatto che con il mercato estivo non ci siano stati cambi di rilievo alla rosa è un ulteriore vantaggio per gli azzurri: più giocano insieme, più si abituano agli automatismi tattici".

Sull'Inter:"Non bisogna dimenticare l'impegno in Champions che porta via energie fisiche e mentali, per questo dò qualche chance scudetto anche l'Inter".

Su Higuain:"Non sarei così severo con Higuain. Continuo a considerarlo uno dei primi cinque o sei attaccanti al mondo, i ritmi di due stagioni fa, quelli del record di gol, sono irripetibili anche perchè è cambiato il contesto, il Napoli giocava solo per lui. L'appannamento c'è ma dobbiamo considerare il fisico di Gonzalo: anche lo scorso anno fece fatica all'inizio a entrare in forma, vedrete che supererà anche questo momento".

Sul Napoli:"Nel calcio contano i risultati e Allegri, da quando è alla Juve, ha vinto tre scudetti, tre Coppe Italia e fatto due finali di Champions. Il Napoli è diverso da tutte le altre squadre: è una squadra che gioca molto corta con tanti giocatori duttili. Non vorrei far paragoni, ma Sarri è un allenatore molto simile a Guardiola, mi ricorda proprio lo spagnolo: riesce a dare la sua impronta alle squadre che guida".

REDAZIONE - Domenico D'Ausilio.