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Giuseppe Volpecina, ex difensore del Napoli, è intervenuto a “Fuori Gara”, trasmissione dedicata al

Giuseppe Volpecina, ex difensore del Napoli, è intervenuto a “Fuori Gara”, trasmissione dedicata al

Giuseppe Volpecina, ex difensore del Napoli, è intervenuto a “Fuori Gara”, trasmissione dedicata al Calcio Napoli in onda su Radio Punto Zero, dal lunedì al venerdì, dalle 14.00 alle 16.00, condotta da Michele...

Redazione

Giuseppe Volpecina, ex difensore del Napoli, è intervenuto a "Fuori Gara", trasmissione dedicata al Calcio Napoli in onda su Radio Punto Zero, dal lunedì al venerdì, dalle 14.00 alle 16.00, condotta da Michele Sibilla e Fabio Tarantino.

Ecco quanto ha affermato: "Del 10 maggio '87 ho ricordi bellissimi, difficili da spiegare. Ho avuto la fortuna di vivere la stagione più bella del Napoli, giocare col più grande di sempre e segnare un gran gol alla Juve. Non potrò mai dimenticare quella giornata, nel campo, negli spogliatoi, tra la gente.

Certe cose bisogna provarle per capirle, Napoli è unica per questo, è tutto maggiorato in questa città. Ho visto cose incredibili: interi palazzi pitturati d'azzurro, traffico immenso, persone che camminavano sulle auto, la città completamente tappezzata coi nostri nomi nei vicoli, emozioni indescrivibili. Giocare al fianco di Maradona è un'esperienza unica, in qualsiasi momento, anche quello apparenemente più difficile, poteva succedere qualcosa. Ti metteva la palla sui piedi, vedeva i tuoi movimenti mezz'ora prima gli arrivasse la palla. Era spettacolare giocare con lui. E poi era divertente, in allenamento faceva cose incredibili, cose che appartengono solo ad un genio. Passeranno secoli prima di conoscere un altro giocare simile.

E' un vero peccato che la festa dei trent'anni non sia stata organizzata al meglio. Giocheremo a Casoria, ringraziamo gli organizzatori che ci ospiteranno, ma la nostra casa è il San Paolo e sarebbe stato bello organizzare l'evento a Fuorigrotta. Per raccogliere tutti i tifosi ci voleva il San Paolo, questo è scontato. Magari ci saremmo ubriacati di nuovo come accadde trent'anni fa. Non diamo la colpa al Napoli, evidentemente ci sarà stato qualche malinteso tra le istituzioni, di sicuro si poteva fare qualcosina in più.

Noi calciatori siamo rimasti spiazzati, all'improvviso ci siamo organizzati da soli per cercare di stare insieme, tra di noi e con i tifosi, perché il 10 maggio 1987 è una data che va ricordata ed era giusto farla con una partita. Sarà bello rivivere quei momenti, la Juve è distante ma non troppo, il Napoli deve crederci ed occorrono 2-3 giocatori di spessore per avvicinarsi ai bianconeri. Il segnale più importante sarà il rinnovo di tutti, non solo di Insigne.

Col Torino sarà una gara dura, parliamo di una squadra sempre difficile da affrontare, servirà una grande prestazione da parte degli azzurri. Sono convinto che la Roma non riuscirà a battere la Juve". Comunicato.