La perdita di Giuntoli può considerarsi, per il Napoli, peggiore di quella del tecnico Spalletti? “Ne sono convinto. Quella di Giuntoli non sarà un addio facile. Basti pensare alle tribolazioni dell’era Gattuso, in cui il direttore è stato bravissimo nel saper tenere botta alle critiche e compattare l’ambiente. Giuntoli, soprattutto, è eccellente nel lavoro quotidiano che il suo ruolo impone. Tra tutti i nomi fatti negli ultimi giorni, quello di Accardi è l’ideale per il futuro del club azzurro? Accardi è un altro giocatore che ho avuto a Palermo. Ho seguito il suo percorso e posso confermare le sue capacità. È cresciuto tantissimo ed ha saputo rivelarsi direttore dalle grandi qualità. Mi rivedo un po’ in Pietro e con lui mi sento spesso. Non è un futuro già scritto quello di un approdo in azzurro ma, se dovesse essere lui il nuovo dirigente del club partenopeo, credo possa vantare una marcia in più a Giuntoli. Crede che il Napoli possa aprire ugualmente un ciclo anche senza Giuntoli e Spalletti? È un ciclo che ritengo appena iniziato. Andranno attesi gli sviluppi di mercato della società. Il club lavorerà sicuramente in questa sessione estiva, soprattutto in virtù di alcuni addii che la squadra dovrà fronteggiare. Il Napoli potrà però giovare di uno scouting che ha saputo dimostrarsi abilissimo negli ultimi anni, seppur guidati dalla sapiente gestione di Giuntoli. Sono i capi scout del Napoli a costituire il vero punto di forza”.
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