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Gianello: “Meret secondo solo a Donnarumma. Ospina titolare solo per il suo gioco coi piedi”

(Getty Images)

Matteo Gianello, ex portiere, fra le tante, del Napoli, è intervenuto ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione in onda su 1 Station Radio, ed ha parlato della situazione portieri in casa azzurra e del talento di Meret. Di seguito...

Giovanni Montuori

Matteo Gianello, ex portiere, fra le tante, del Napoli, è intervenuto ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione in onda su 1 Station Radio, ed ha parlato della situazione portieri in casa azzurra e del talento di Meret. Di seguito le sue dichiarazioni.

Gianello su Meret

“Napoli-Inter sarà una partita, inizialmente, segnata da una fase di studio reciproco. I nerazzurri vorranno cercare di chiudere il discorso Scudetto, nonostante il largo divario con le inseguitrici. Gli azzurri devono cercare di ottenere un risultato positivo per la corsa al quarto posto. Se avessero vinto il recupero con la Juventus, avrebbero potuto essere più attaccati al treno Champions, ma sono lì e possono ancora raggiungerla, anche perché è quello il loro habitat da diversi anni”.

Chi resterà fuori dalle prime quattro?

“L’Atalanta è in salute, negli ultimi anni hanno dimostrato di essere la squadra che gioca il miglior calcio in italia insieme al Sassuolo e, a sprazzi, al Napoli di Gattuso. La Juventus, invece, è abituata ad essere lì. Chi rischia, dal mio punto di vista, è il Milan: li ho visti in difficoltà nelle ultime uscite, ma mi piange il cuore non vedere il Napoli tra le prime quattro”.

Cosa è mancato agli azzurri in questa stagione?

“Ciò che manca è il colpo finale. A Torino, nell’anno di Sarri, vinsero e andarono a -1 dalla Juventus, per poi rovinare tutto con la trasferta di Firenze. Manca quel salto di qualità, la continuità, che viene a mancare nello scatto finale. La rosa è fortissima e anche l’allenatore è ottimo, manca pochissimo per giocarsi lo Scudetto”.

Quanto sono mancati i tifosi al Maradona?

“Tantissimo, come anche ad altre squadre. Quando entravi in campo, nell’ex San Paolo, i tifosi erano  il dodicesimo uomo, la spinta per raggiungere un risultato. Questo calcio senza tifosi non è calcio, e al Napoli sono venuti a mancare dei punti proprio per questa importante assenza. Calciatori che soffrono la piazza? Napoli ha campioni, non posso pensare che soffrano una piazza”.

Ospina-Meret?

“Gattuso preferisce Ospina per la ripartenza dal basso, ma per quanto mi riguarda, Meret è il futuro del Napoli. Insieme a Donnarumma, Alex è il futuro anche della Nazionale. A lungo andare questa alternanza potrebbe creare dei problemi. Quando ero in azzurro, i ruoli erano definiti: Iezzo il titolare ed io vice, pronto quando venivo chiamato in causa. Meret avrebbe dovuto giocare con più continuità in questa stagione, e ciò ha rallentato il suo percorso di crescita. Anche perché non si può cambiare ogni volta il portiere a seconda dell’avversario, ci vorrebbe una coppia fissa, titolare e secondo, come Gollini e Sportiello dell’Atalanta. Handanovic è l’esempio di ciò che va fatto con Meret: non era bravo con i piedi ed è migliorato grazie a Conte. Alex è bravo, sa di essere forte, e domenica sarà pronto come successe con la Juve in Coppa italia. In quell’occasione fu addirittura protagonista”.

Insigne?

“Aveva delle grandissime qualità già da giovanissimo. Le voci sulle difficoltà dovute alla statura fanno ridere, anche Maradona era basso. La fortuna di Lorenzo è stata quella di avere allenatori che gli hanno permesso di poter fare il gioco che più si adatta a lui”.