Giancarlo Romairone, direttore sportivo del Chievo, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926.it:
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Giancarlo Romairone, direttore sportivo del Chievo, è intervenuto ai microfoni di R
Giancarlo Romairone, direttore sportivo del Chievo, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926.it: Sul voto del Chievo: “Il profilo basso, essere sempre a fari spenti è una grande dote....
Sul voto del Chievo: "Il profilo basso, essere sempre a fari spenti è una grande dote. Se lei pensa che l'operazione Inglese è quella più importante del Chievo, per me è un grande progresso. Non è stata smossa la squadra. Il Chievo ha una sua storia, un suo modo di essere. Con il tempo si cambiano le cose, è stato fatto un mercato mirato. L'operazione del Napoli è stato di grande classe, gli azzurri si sono mossi in anticipo".
Su Inglese: "Ha fatto gol nell'amichevole, l'unica maniera per cederlo era quella che abbiamo accettato dal Napoli. L'offerta era molto più competitiva. Le idee ed i ragionamenti c'erano già da qualche tempo".
Sul giocatore: "Ha caratteristiche tali che lo porteranno ad emergere tardi. Questo è l'anno della consacrazione, se così sarà allora noi avremmo fatto una buona ed il Napoli ottima".
Sulla clausola: "Non ci sono clausole, credo che quando ci sia stato il dialogo tra i presidenti si siano fatti dei ragionamenti. Non ci sono clausole".
Su Tonelli: "Noi eravamo pronti a prenderlo, quando eravamo disposti noi non lo erano il Napoli ed il calciatore. In un certo senso gli azzurri erano predisposti a darlo ma anche a tenerlo".
Sullo scudetto: "Credo che per il Napoli questo sia un anno importante, ha mantenuto la stessa ossatura".
Sulle retrocesse: "E' difficile identificarle, è la fascia di classifica a cui guardiamo con attenzione. Ci sono squadre più competitive rispetto al passato".
REDAZIONE - Armando Inneguale.
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