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Giaccherini: “Napoli città più bella al mondo, ma ero depresso. Ancelotti un vincente, Sarri…”

Giaccherini: “Napoli città più bella al mondo, ma ero depresso. Ancelotti un vincente, Sarri…”

Giaccherini ha parlato dell'avventura al Napoli e del rapporto che aveva con Sarri

Redazione

Emanuele Giaccherini, ex calciatore azzurro oggi al Chievo, ha parlato questa mattina a Radio CRC: "Voglio restare in questa società e chiudere a Verona la carriera, perché ho trovato l'ambiente ideale. Contro il Bologna ho segnato un gol davvero bello, che dedico alla mia famiglia, la quale mi è stata vicina nel periodo difficile che ho affrontarlo al Napoli. Per me quella partenopea è la città più bella al mondo, meravigliosa, ma ero depresso per come andavano le cose in squadra".

DE LAURENTIIS - "Con lui ho sempre avuto un bel rapporto. Ha voluto che restassi anche negli scorsi mesi perché mi riteneva importante per lo spogliatoio, mentre Sarri ha fatto altre scelte. Non ho mai fatto polemiche ma non è facile allenarsi sapendo di non giocare".

SCUDETTO - "A gennaio ho detto che il Napoli avrebbe vinto lo scudetto ma se davvero l’ha perso a Firenze in albergo vuol dire che in realtà non era pronto per vincerlo davvero“.

ANCELOTTI - "La carriera che ha fatto parla per lui. Ha vinto dovunque sia stato ed ha apportato una grande mentalità, la stessa che serve al Napoli. Sarri ci ha provato ma non ha mai vinto nulla. Con Ancelotti si può aprire un ciclo".

INSIGNE E LA NAZIONALE - "Sa cosa deve fare, è il giocatore più talentuoso che abbiamo in Italia, deve trascinare la Nazionale come fa con il Napoli. Io so cosa voglio, cioè tornare al Chievo. Se però Ancelotti mi chiamasse valuterei la situazione, vedremo cosa accadrà, nel calcio non si sa mai”.