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Allegri, il mentore: “Max è un mago in certe situazioni. Sulla questione Napoli…”

(Getty Images)

Giovanni Galeone, ex allenatore e mentore di Massimiliano Allegri, nonostante la sconfitta di ieri degli azzurri in quel di Verona, annovera la squadra di Gattuso tra quelle candidate alla corsa scudetto. Questo ed altre sue considerazioni...

Domenico Riemma

Giovanni Galeone, ex allenatore e mentore di Massimiliano Allegri, nonostante la sconfitta di ieri degli azzurri in quel di Verona, annovera la squadra di Gattuso tra quelle candidate alla corsa scudetto. Questo ed altre sue considerazioni nell'intervista rilasciata in esclusiva alla Gazzetta dello Sport.

Allegri, il mentore: "Max è un mago! Sulla questione Napoli..."

 (Photo by SSC NAPOLI via Getty Images)

Di seguito l'intervista di Giovanni Galeone:

"La mia idea è che bisogna adattarsi all'identità del luogo. Per dire, a Ferrara mi adorano e non ho vinto un tubo. Credo che si debba sempre considerare l'identità dei club dove si lavora. La Juve non è come il Milan. Il miglior allenatore al mondo dico che è Guardiola, il suo Barcellona ma anche le variazioni al City mi sono piaciute".

Su Allegri

"Max sa sempre quello che fa, è un mago nelle letture della gara. E ha capito che non puoi portare ovunque lo stesso stile. Il primo Milan era fantastico, poi ci si adatta al luogo e ai personaggi".

Sulla Juventus

"La Juventus non ha identità, fa fatica a trovarla come tante altre squadre ma è un periodo complicato. L'Inter è prevedibile, non trova mai contromisure, ma resta la favorita: sul piano fisico debordante".

Sull'Atalanta e sulla lotta Scudetto

"L'Atalanta? Conosco bene Gasaperini, è bravissimo. Gioca sempre uno contro uno, la Dea fisicamente è una squadra aggressiva ma in fase di possesso palla ha tanta qualità. Per lo scudetto ci sono altre, Napoli e Roma a tratti hanno dimostrato di avere un loro timbro e la Lazio ha un gruppo consolidato e un ds capace".

Sul Milan

"Mi rivedo in Pioli: identità nella semplicità. Io con i miei ragazzi a Pescara facevo così, un canovaccio e licenza di muoversi. Il Milan è una squadra con una fisionomia definita".