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Nel corso della trasmissione 'Radio Goal' in onda su Radio Kiss Kiss Napoli è intervenuto Eugenio Albarella. L'ex preparatore atletico ha parlato del Napoli di Garcia che sabato è stato sconfitto dalla Lazio. A seguire le sue parole.
"Per etica non esprimo giudizi sulla preparazione atletica del Napoli, perché è più un alibi, non una causa. Io penso che bisogna fare altre considerazioni. Il Napoli è l’unica squadra al top che ha cambiato l’allenatore con nuovi metodi, nuove idee. Poi soprattutto il tecnico vuole cambiare, è cambiata l’interpretazione dei principi. Ad esempio, il Napoli l’anno scorso era la prima squadra in Europa a recuperare palla, con un pressing forsennato, quest’anno pressa sui riferimenti e su palla scoperta tende a scappare. Il problema è quando si eredita una squadra campione d’Italia, la premessa è che ereditare il Napoli non era facile per nessuno, ancor di più se vai a sostituire l’allenatore che ti aveva sostituito alla Roma. Garcia ha avuto subito la frenesia di dare una sua impronta, il problema sta nella testa di chi subisce questa nuova volontà. Quando si vince si hanno delle certezze ed ora devono distruggerle per acquisire le nuove strategie e questo può portare a chi le interpreta meglio queste novità, chi così e così, chi non riesce proprio e in campo si vede. Bisogna dare tempo alla squadra, all’allenatore perché si è scelto subito di dare una nuova impronta".
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