Garcia: “Potevamo fare più gol, abbiamo subito poco. Juan Jesus leader! Su Natan…”

Rudi Garcia, tecnico del Napoli, è intervenuto a DAZN nel post-gara di Napoli-Sassuolo. Focus del suo intervento gli obiettivi stagionali del Napoli, la prestazione di alcuni singoli e di tutto il gruppo squadra oltre che le scelte di formazione per i prossimi incontri. Di seguito l'intervento integrale.

Garcia a DAZN

"Osimhen ha ragione a innervosirsi, possiamo fare meglio. Sul piano offensivo avremmo potuto fare più gol, però serve prendere la porta. La precisione nei tiri è stato il nostro problema di stasera, anche se l'obiettivo è stato raggiunto: vincere e subire poco. Natan? Ha bisogno di tempo, è appena arrivato ed è giovane. Deve imparare non solo il nostro calcio, ma mettersi dentro alcune situazioni. Lo vedo meno timido ma diamogli ancora del tempo, anche perché ho ancora due opzioni importanti come Juan e Ostigard. Il brasiliano ha giocato due partite ottime, ha risposto bene alle mie richieste e lo ritengo un giocatore di qualità oltre che essere un leader di questa squadra a livello temperamentale. Sul resto direi che dal trentesimo al quarantacinquesimo abbiamo lasciato troppo la palla al Sassuolo ma senza soffrire. Peccato per Raspa che non è riuscito a segnare, oltre al rigore che non è un problema, li sbagliano tutti. Bello anche il gesto di Osimhen, che gli ha concesso il rigore di sua volontà".

Su Raspadori e Kvaratskhelia "Kvara ha avuto una preparazione spezzata, ha mancato 12 allenamenti oltre a riprendere una settimana dopo. Non era pronto a partire dall'inizio stasera e penso che sia stato meglio entrare in corsa con la stanchezza degli avversari. Ha fatto tutta la settimana in gruppo e quindi è tornato ed è una notizia splendida per il Napoli. Raspadori può giocare ovunque dietro la punta, può giocare esterno o mezz'ala. Va sfruttato per quello che sa fare, farà dei gol e degli assist. Lavora anche tanto per la squadra, non solo in attacco. Giocatori che si scambiano? Non so se si facesse anche l'anno scorso, ma uno come Raspa non può restare solo fermo sulla linea ma deve per caratteristiche avvicinarsi a Osimhen. Stessa cosa per Kvara, che dev'essere in grado sia di puntare sulla linea che dare incertezza al terzino avversario, chiamando la palla dietro o venire dentro le linee. Così siamo più imprevedibili. Scudetto? I giocatori devono sapere che se hanno dubbi basta guardarsi sul petto e capire cosa possono fare".

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