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Galeone: "Allegri Juve? Separazione benevola per Max. Trascurato dal club"

Redazione

L'intervista del Corriere della Sera a Giovanni Galeone

Giovanni Galeone, ex allenatore del Pescara ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera:

È rimasto sorpreso per il divorzio di Max dalla Juve?

"No, anzi a dirla tutta me lo auguravo. Il ciclo a Torino era finito e già prima dell’Ajax erano accaduti fatti che non mi erano piaciuti. Dopo l’uscita dalla Champions non si sta tutti zitti per un mese... Sa che cosa mi fa impazzire?".

No, dica.

"Mi arrabbio perché quando la Juve vince agli occhi della gente è merito della società, dei giocatori forti, dell’organizzazione del club. Max perde due partite all’anno e la colpa è sua. Guardi, io non voglio difenderlo perché sono suo amico, ma la bacheca parla per lui. Ha vinto cinque scudetti e 4 Coppe Italia che per dire Conte non ha mai sollevato. Non solo, Conte in Champions non è mai arrivato in fondo. Allegri invece è arrivato due volte in finale".

C’è una colpa che attribuisce ad Allegri per questo epilogo inaspettato?

"Paga il fatto di non essere juventino. Ma lei lo sa che se un ex bianconero avesse ottenuto i suoi risultati avrebbero tutti fatto salti di gioia? Di certo la società non lo ha difeso".

Ha sentito Max dopo il comunicato della società?

"Mi ha chiamato, era sereno. Poi certo gli dispiacerà. Lui è troppo misurato, io dopo la rimonta sull’Atletico lo avevo rimproverato perché avrebbe dovuto avere il coraggio di andare davanti alla tv e dire che il capolavoro era suo, non di Cristiano. Se Marotta fosse ancora alla Juve non si sarebbe arrivati a questa fine. Per lo meno non con questa modalità".