Lo Zurigo sarà il prossimo avversario del Napoli ai sedicesimi di Europa League. L'andata si giocherà al Letzigrund il 14 febbraio, mentre il ritorno il 21 allo stadio San Paolo. Ma andiamo a scoprire chi sono davvero gli avversari degli azzurri.
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FOCUS – Zurigo, tra storia e peculiarità: la difesa è l’arma più forte. Attenzione a due wonder kids
Focus sullo Zurigo, prossimo avversario in Europa League del Napoli
Storia - Fondato nel 1896, fa del bianco e del blu i suoi colori sociali. Ha preso parte a 109 dei 121 campionati della Raffeisen (Super League svizzera) classificandosi 4o in classifica alle spalle di Grasshoppers (115), Young Boys (112), Basilea (110). Stessa posizione nell'albo d'oro delle vittorie del campionato con 12 primi posti. L'ultimo è arrivato nella stagione 2008/2009, prima che i rivali del Basilea dessero il via al dominio, infranto lo scorso anno dallo Young Boys, con 8 titoli consecutivi. Tra i record da poter annoverare ci sono due semifinali di Champions League: la prima nella stagione '63/'64, vinta poi dall'Inter, e la seconda nel '76/'77 che vide trionfare il Liverpool. Di quest'ultima il loro attaccante Franco Cucinotta, italiano di nascita, ne fu il capocannoniere con 5 gol insieme alla leggenda Gerd Muller. Nessun'altra squadra rossocrociata in questa competizione ha fatto meglio, ma i gialloneri, che due settimane fa hanno battuto la Juventus, nel 1959 arrivarono anch'essi in semifinale.
Stile di gioco - Allenati dal giovane Ludovic Magnin, icona del calcio tedesco, applicano un calcio di stampo difensivo. Il 4-2-3-1, nonostante la sua natura maggiormente offensiva, non deve ingannare. Infatti i Leoni tendono a tenersi bassi per poi colpire in contropiede gli avversari quando si sbilanciano. A dimostrare questa loro tendenza sono anche i dati. Nonostante il 4o posto attualmente in classifica, hanno il secondo peggiore attacco ma anche la seconda miglior difesa. Il capocannoniere della formazione è Benjamin Kololli, un mediano dai piedi buoni. Anche nel proprio girone di Europa League hanno chiuso con la difesa meno battuta, facendo anche meglio del Bayer Leverkusen. Il Letzigrund è una vera e propria fortezza: sono infatti solo 7 i gol subiti in stagione in uno stadio che somiglia tanto al San Paolo per la sua pista d'atletica.
I due baluardi difensivi principali sono Umaru Bangura e Andreas Maxso, sostenuti da un buon portiere come Yanick Brecher. A destra possono vantare uno dei migliori prospetti nel ruolo: Kevin Ruegg, terzino 20enne di cui nei prossimi anni sentiremo molto parlare. Attualmente però è alle prese con la rottura parziale del collaterale mediale del ginocchio. In attacco spicca un altro wonder kid (ragazzo d'oro), ovvero, Stephen Odey. Il classe '98 è stato acquistato dall'MFM FC, club di Premier League nigeriana, ed attualmente conta 10 gol in 26 presenze e fa compagnia a Kololli nella classifica marcatori del campionato.
Ricordate la celebre frase del compianto Vujadin Boskov? "Meglio perdere una partita 6-0 che perderne 6 per 1-0"? Beh, diciamo che i ragazzi dello Zurigo ne hanno capovolto il senso: "Meglio vincerne 6 per 1-0 che una per 6-0". Ancelotti ed i suoi uomini dovrà proprio stare attento a non concedere il gol agli avversari per evitare che un risultato del genere segni sul tabellone dello stadio a fine gara. Ovviamente i mezzi e le qualità azzurre sono decisamente superiori, ma i biancoblu hanno dimostrato anche con formazioni ben più quotate di sapersela giocare.
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