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FOCUS – Zielinski, il gregario per eccellenza: il suo ingresso è garanzia, merita la titolarità

FOCUS – Zielinski, il gregario per eccellenza: il suo ingresso è garanzia, merita la titolarità

Amici di CalcioNapoli1926.it vi proporremo quotidianamente i numeri stagionali di ogni calciatore con un focus dedicato. Oggi è il turno di Zielinski.

Redazione

Piotr Zielinski è certamente il giovane più talentuoso nella rosa del Napoli, il calciatore che sembra poter esplodere a livello mondiale e guadagnarsi tanti titoli di merito. Arriva in Italia grazie all’Udinese che lo acquista per poco più di 100mila euro e dopo un anno di ambientamento nella Primavera, si aggrega alla Prima Squadra nel 2012 e trova anche il debutto in Serie A. Nella stagione successiva viene ceduto in prestito all’Empoli di Maurizio Sarri, neopromosso nella massima serie ed è qui che il tecnico si accorge dell’enorme potenziale del giovane polacco. Due anni di Empoli e poi il ritorno all’Udinese con un valore nettamente aumentato per l’importante stagione appena conclusa sotto la guida Giampaolo. Sarri ormai è l’allenatore del Napoli e chiede alla società di acquistarlo ad ogni costo: dopo una lunga trattativa e una dura “lotta” con il Liverpool, i partenopei si aggiudicano il giovanissimo polacco per una cifra vicina ai 15 milioni di euro. Firma con gli azzurri che subito stabiliscono il prezzo attraverso la clausola rescissoria: 65 milioni di euro, ancora in vigore.

Arriva accolto benissimo da tutto l’ambiente per la consapevolezza delle sue qualità tecnico-tattiche e caratteriali e subito si delinea il suo ruolo nel club: sostituto del capitano Marek Hamsik. La prima presenza è alla prima gara stagionale, da subentrato ad Hamsik e lo stesso vale per il debutto in Champions League, entra al posto di Marek Hamsik.

Nella prima stagione colleziona 43 presenze tra Serie A e coppe europee, 22 dalla panchina. Le sue qualità non sono mai in dubbio, è un giocatore su cui poter fare affidamento al 100%, difatti realizza 5 gol e 7 assist in campionato. Sarri fa di Zielinski il dodicesimo uomo, è sempre la prima sostituzione perché è l’uomo che più di tutti sa cambiare la partita in corso per le sue qualità da mezz’ala e trequartista: velocità, dribbling, cambio di passo, precisione nei passaggi e pericolosità nei tiri gli permettono di occupare più posizioni in campo, perciò gioca spesso anche da esterno d’attacco. Lo stesso ruolo gli viene affidato nella stagione appena conclusa ma in campionato parte più spesso dalla panchina mentre è utilizzato quasi sempre da titolare in Champions League. Le prestazioni con l’Empoli, prima e con il Napoli, poi gli hanno garantito anche la convocazione fissa tra gli uomini della Nazionale polacca. Partecipa all’Europeo del 2016 e collabora attivamente anche alle qualificazioni per i Mondiali e ottiene la chiamata anche per Russia 2018.

Ottimo in fase offensiva, sa dare anche una grossa mano anche in fase difensiva anche se non è la sua prerogativa. Fisicamente non è un centrocampista atto alla fase di interdizione ed è questa, forse, l’unica pecca per un calciatore completo come Piotr. I numeri stagionali evidenziano benissimo le sue qualità e i suoi limiti:

Fase difensiva:

- Ha completato 33 contrasti su 55 (il 60%)

- Ha bloccato 60 azioni d’attacco avversarie (passaggi, cross, tiri e ripartenze)

- Ha commesso 17 falli e subiti 39

- Ha perso 30 palloni

- Ha vinto 10 duelli aerei su 44 (il 22%)

- Ha ricevuto 4 cartellini gialli e 0 rossi (3 cartellini in Serie A e 1 in Champions League)

Fase offensiva:

- 1353 passaggi completati su 1558 (l’86%, 38 dei quali utili per azioni pericolose o azioni gol)

- 47 tiri verso lo specchio della porta

- 55 dribbling riusciti su 80 (il 69%)

- 2 assist (tutti in Serie A)

- 7 gol (4 in Serie A, 2 in Champions League e 1 in Europa League)

Le statistiche del polacco mostrano evidenti qualità in entrambe le fasi di gioco, con minime pecche dal punto di vista difensivo, se si considera l’espressione fisica. In attacco è il calciatore in più della squadra perché dà una grossa mano in fase realizzativa, sia personalmente che con assistenza ai compagni. Piotr è subentrato dalla panchina in 23 delle 43 presenze totali ma non ha mai mostrato segni di insofferenza, sia per il valore dei compagni di reparto che per serietà di base. Ha sempre lavorato al 100% e dato il 101% in campo e ciò permette di considerarlo un potenziale titolare, nel Napoli e non solo. Per il gioco che esprime e le qualità che ha meriterebbe la titolarità e ora sarà sotto la lente di ingrandimento anche per le prestazioni al Mondiale. Sarri ne ha fatto un giocatore importante per il Napoli e la clausola rescissoria mette paura ai tifosi del Napoli che non vorrebbero vederlo partire. Sulla panchina del Napoli ora c’è un nuovo allenatore che attua un modulo diverso dal precedente che potrebbe mettere in risalto ancora di più le caratteristiche del 24enne polacco. Il futuro è sicuramente roseo per Piotr, magari anche colorato d’azzurro.

Focus di Salvatore Amoroso

Foto SSCN

Redazione

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