Kalidou Koulibaly, il miglior calciatore della stagione 2017/2018. L’uomo perfetto della retroguardia di Maurizio Sarri: vigile in fase difensiva, temibile in quella offensiva, ha saputo far parlare (bene) di sé per l’intera stagione. Arrivato al Napoli nel 2014 dal Genk per una cifra intorno agli 8 milioni di euro, fu voluto fortemente dall’allora tecnico, Rafa Benitez che con una sola telefonata lo convinse della destinazione partenopea. Incredulo alla notizia di approdare a Napoli (come confermato dallo stesso calciatore) è riuscito a ritagliarsi sin da subito un posto al centro della difesa, accanto a Raul Albiol dal quale ha appreso grandi dettami per crescere sempre più e diventare il colosso dal valore inestimabile.
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FOCUS – Koulibaly, il muro nero perfetto in ogni zona del campo: miglior giocatore della stagione
Amici di CalcioNapoli1926.it vi proporremo quotidianamente i numeri stagionali di ogni calciatore con un focus dedicato. Oggi è il turno di Koulibaly.
Il centrale franco-senegalese, classe ’91, nei quattro anni con la casacca azzurra ha saputo migliorare a dismisura le proprie doti, eliminando quasi del tutto le amnesie mostrate nella prima stagione. Inizi non facili per un ragazzo inesperto del calcio “che conta” e che per questo fu ampiamente criticato per qualche defaiance difensiva di troppo. Nelle 151 presenze totali in maglia azzurra si è rimboccato le maniche, ha studiato e voluto migliorare alcune caratteristiche in cui peccava e oggi è cercato da mezzo mondo calcistico ma difficilmente in Napoli lo lascerà partire. Fondamentale per Rafa Benitez, diventa imprescindibile per Sarri che nel triennio napoletano lo fa migliorare ancora di più: anticipo, marcatura, forza fisica, velocità, uno contro uno, duelli aerei e impostazione sono le sue armi migliori in campo. Umiltà, voglia di lavorare, crescere e mettersi in gioco sono quelle fuori dal rettangolo verde.
Koulibaly nella stagione 2017/18 ha toccato il punto più alto della sua carriera per qualità di rendimento. Ha collezionato 41 presenze tra Serie A e coppe europee sbagliando (forse) una sola gara, quella di Firenze contro la Fiorentina, probabilmente la più importante della stagione, per l’espulsione rimediata dopo 6’ minuti di gioco. Prima e dopo perfezione assoluta. Il suo gol all’Allianz Stadium contro la Juventus al 90’ ha rappresentato l’apoteosi di un popolo intero che ha sognato di poter vincere lo Scudetto mancante dal 1990. Le sorti del campionato hanno poi preso altre pieghe ma il lavoro di Kalidou Koulibaly è stato magistrale, da vero top player, anche in zona offensiva.
I suoi numeri sono chiari e ne denotano le innumerevoli qualità:
Fase difensiva:
- Ha completato 68 contrasti su 91
- Ha bloccato 109 azioni d’attacco avversarie (ripartenze, passaggi, cross, tiri)
- Ha commesso 43 falli e subiti 11
- Ha ricevuto 9 cartellini gialli e 1 cartellino rosso
- Ha vinto 75 duelli aerei su 138
Fase offensiva:
- 3488 passaggi completati (corti e lunghi)
- 12 dribbling riusciti
- 18 tiri verso lo specchio della porta avversaria
- 1 assist (in Serie A)
- 5 gol (tutti in Serie A)
Perfetto in difesa, molto presente anche in zona offensiva. E’ il primo regista della squadra visto il numero elevatissimo dei passaggi completati. Nel ruolo che meglio sa fare è un vero e proprio muro: ha dimostrato grande solidità, ha dato sicurezza ai compagni nonostante il suo aspetto da “buono”, ha dato garanzie all’allenatore e a tutti i tifosi del Napoli. Ha mostrato carattere e non ha mai mollato, fino all’ultimo istante ed è quello che una piazza desiderosa di vincere chiede ai propri beniamini. Col tempo si è imposto anche come pupillo del pubblico che ora vuole tenersi stretto la “montagna nera” della propria difesa, vuole vederlo all’opera anche con Carlo Ancelotti e vuole rendere realtà quel sogno che Koulibaly ha provato a portare avanti con il travolgente stacco di testa al 90’ all’Allianz Stadium.
Focus di Salvatore Amoroso
Foto SSCN
Redazione
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