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Floro Flores: “Mai detto no al Napoli, non mi pento del rifiuto alla Juventus”

Floro Flores: “Mai detto no al Napoli, non mi pento del rifiuto alla Juventus”

Essere napoletano e esordire con la maglia della propria squadra deve essere sicuramente un’emozione unica. Emozione che provò  Antonio Floro Flores il 21 febbraio 2001 contro la Roma. Da quel momento in poi però l’avventura di...

Alfredo Russo

Essere napoletano e esordire con la maglia della propria squadra deve essere sicuramente un'emozione unica. Emozione che provò  Antonio Floro Flores il 21 febbraio 2001 contro la Roma. Da quel momento in poi però l'avventura di Floro Flores con la maglia azzurra non andò sicuramente come avrebbe sperato. Dopo il fallimento del club partenopeo le strade si separarono. Negli anni non sono mancate le critiche per il suo addio. Lo stesso attaccante ne ha parlato in un'interviste rilasciata al Corriere dello Sport.

 GENOA, ITALY - NOVEMBER 03: Antonio Floro Flores of US Sassuolo Calcio celebrates his goal (1:3) during the Serie A match between UC Sampdoria v US Sassuolo Calcio at Stadio Luigi Ferraris on November 3, 2013 in Genoa, (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Floro Flores: "Mai pentito di aver rifiutato la Juventus"

Mai detto no al Napoli: "Nel 2004 dopo il fallimento del club, qualcuno della società disse in giro che avevo rifiutato di ripartire dalla Serie C. In realtà non mi vollero loro. Avevo 19 anni, ho pianto e sofferto in silenzio, sono stato cacciato da ristoranti di Napoli, mi hanno danneggiato l'auto sotto casa dei miei genitori. Da idolo sono diventato nemico. Io, che ho il sangue azzurro nelle vene".

Il rifiuto alla Juve e l'esperienza al Sassuolo: "Ero giovane, fossi andato alla Juventus, magari avrei avuto una carriera migliore, ma non avrei giocato titolare. Non rinnego quella scelta. L'unica decisione affrettata l'ho presa per colpa di Guidolin, ai tempi dell'Udinese. Non andavamo d'accordo, scappai da lui e accettai l'offerta del Granada. Furono sei mesi difficili e tornai al Genoa. Il Sassuolo? Un raggio di luce in un periodo buio. Sarò sempre grato al presidente Squinzi, uomo d'altri tempi. Mi sono sempre chiesto cosa c'entrasse con il mondo del calcio. Ricordo che, dopo il 7-0 con l'Inter anziché urlarci contro per la sconfitta, ci sorrise. Era dispiaciuto, non per il risultato, ma perché avevamo perso contro l'Inter: era un grande tifoso del Milan. Sognava di portare il Sassuolo in Europa e ci è riuscito".