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UP & DOWN – Fiorentina-Napoli: Allan “lacreme napulitane”. Hamsik, che disastro

UP & DOWN – Fiorentina-Napoli: Allan “lacreme napulitane”. Hamsik, che disastro

La rubrica che analizza i momenti up & down dell'ultimo match del Napoli

Redazione

La rubrica UP & DOWN, promossa da CalcioNapoli1926.it, ha il fine di analizzare chi non è riuscito ad offrire una buona prova e chi, invece, si è messo in risalto durante l’ultimo match.

“Se questo è un sogno, non svegliateci” era il mantra dei tifosi del Napoli dopo la conquista dei tre punti a Torino ed, invece, è arrivata la Fiorentina che dopo 90’ minuti lascia un popolo senza parole e affievolisce ogni speranza per lo Scudetto. Tutto parte male con Koulibaly, eroe azzurro della settimana scorsa, che non riesce a frenare l’impetuosità del suo carattere e si fa espellere dopo nemmeno dieci minuti di gioco. E da lì è tutto in salita. La squadra sembra persa, senza una vera idea di gioco e dopotutto hanno perso il loro perno di centrocampo, Jorginho, sacrificato da Maurizio Sarri per coprirsi in difesa. E’ un susseguirsi di immagini, di sequenze che mostrano un Napoli in balia del gioco viola ed il finale è proprio quello che nessuno voleva.

UP – Nel match contro la Fiorentina se guardi il risultato pensi che davvero sia andato tutto storto ma se, invece, guardi il gioco capisci che qualcosa di positivo lo puoi sempre trovare. In questo caso è molto semplice perché c’è un calciatore azzurro che ha dato quanto più poteva su quel campo lasciandoci anche le lacrime di un sogno che sembra sul punto di infrangersi e quell’uomo è Allan Marques Loureiro. Il centrocampista brasiliano è il migliore dei suoi perchè lotta su ogni pallone fino all’ultimo minuto. Viene da pensare che è il solo a crederci anche quando tutto sembra essere perso ma dopotutto lui è così. E’ da sempre un lottatore, è da sempre lì a farsi sentire su ogni azione avversaria. Recupera palloni, porta avanti la squadra, pressa gli avversari. Insomma, il suo è un lavoro necessario al gioco del tecnico toscano che lo considera ormai più che imprescindibile e anche noi, che guardiamo e seguiamo il cammino azzurro, riusciamo a cogliere quanto la sua presenza sia importante. Se tutti avessero avuto la stessa sua forza…

DOWN – Cercare il peggiore questa volta è quasi semplice, o meglio, sembrerebbe esserci proprio l’imbarazzo della scelta. Il peggiore, però, almeno per chi scrive, è colui che, in un momento come questo, avrebbe dovuto prendere la sua squadra per mano e mostrarle la retta via, quella da seguire per conquistare i tre punti ed, invece, è apparso perso, spaesato. Il capitano Marek Hamsik sembra davvero non riuscire a reggere il peso di determinate partite e di determinati momenti. Ieri, dopo l’uscita di Jorginho, è rimasto solo con Allan a guidare il reparto ma il brasiliano sembrava più solo che mai. Passaggi all’indietro, sbagliati e confusi. Mai propositivo, mai lì a dare una mano ad un attacco che ha perso piano piano ogni suo pezzo. Fuori dal mondo e fuori dal gioco, sembra quasi ovvia quanto necessaria la sua sostituzione. La speranza che sia solo un momento e che passi il prima possibile è quella di tutti perché c’è ancora un minimo di speranza. C’è ancora da lottare e a noi serve il capitano migliore.

Foto SSCN

Redazione - Maria Ferriero.

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