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Fiorentina casa e CHIESA: Pioli dipendente dal Franchi e dal giovane talento

Fiorentina casa e CHIESA: Pioli dipendente dal Franchi e dal giovane talento

Napoli Fiorentina è alle porte. Pioli ha due certezze di cui non può fare a meno. Ecco come arriva la Fiorentina al San Paolo.

Redazione

L’appuntamento è di quelli importanti, di quelli da non sottovalutare: al San Paolo si affrontano Napoli e Fiorentina, domenica alle 15. Buon momento di forma per la Fiorentina che arriva a Fuorigrotta convinta dei propri mezzi e fiduciosa di portare a casa un risultato positivo, proprio come confermato la settimana scorsa da Simeone ("Abbiamo visto Napoli Juventus, sappiamo come fermare gli azzurri") e da Benassi ("Andiamo a Napoli per giocarcela, non partiamo battuti").

La Fiorentina resta fiduciosa anche per il momento fisico e mentale del Napoli ammirato nelle ultime settimane. La squadra di Sarri ha mostrato dei limiti ben marcati e i risultati non sono stati quelli a cui siamo sempre stati abituati.

I viola troveranno certamente un Napoli arrabbiato e con tanta voglia di riprendersi, per questo non sarà facile per Pioli&co. uscire indenni dal San Paolo. Il tecnico dei gigliati in campo ha delle certezze di cui non può fare a meno: ha giocatori di qualità, di carisma e molto duttili che possono impensierire gli azzurri. Fino ad ora le vittorie della Fiorentina si sono costruite su due pilastri fondamentali: il Franchi e Federico Chiesa.

FRANCHI - Qui la Fiorentina ha raccolto 13 punti sui 21 totalizzati. Questo sta a significare che il fattore campo è fondamentale per dare il meglio. Lontano dal Franchi la squadra di Pioli difficilmente ha trovato le giuste motivazioni. Quattro sconfitte, due pareggi e due vittorie è lo score totale. Le uniche vittorie sono arrivate contro Hellas Verona e Benevento (0-5 e 0-3), alquanto ininfluenti per il valore dell’avversario. Quando ha affrontato avversari di livello superiore come Inter e Juventus, anche queste fuori casa, ha perso senza creare troppe difficoltà (3-0 con l’Inter e 1-0 contro la Juve). Il fattore Franchi è imprescindibile per far bene.

CHIESA – Il giovane talento, figlio d’arte, è esploso lo scorso anno con Paulo Sousa e quest’anno è diventato il leader tecnico della squadra: velocità, caparbietà, tecnica e tanta fantasia sono le caratteristiche principali che lo contraddistinguono dagli altri ragazzi della sua età. A soli 20 anni ha già saputo attirare su di sé gli occhi di tanti club importanti, nazionali ed internazionali. Il Napoli e De Laurentiis hanno un debole per lui, già in estate ci sono stati tentativi, purtroppo vani, di portarlo all’ombra del Vesuvio e non è escluso, anzi, che ce ne saranno altri per provare a strapparlo ai Della Valle. I “no” sono stati poi giustificati dal rinnovo contrattuale fino al 2022 a cifre abbastanza alte: 1.6-1.7 milioni a stagione.

Chiesa ha totalizzato 14 presenze su 15 quest’anno e ha realizzato quattro gol e un assist, a sostegno della tesi che lo vede fondamentale per questa squadra. Pioli non ne può fare a meno ha tutte le ragione per schierarlo costantemente. Anche domani sarà titolare il numero 25 e proverà a infilare il Napoli insieme ai compagni di reparto, Simeone e Thereau.

La Fiorentina per continuare il suo momento positivo e cercare un posto in Europa, il Napoli per rialzarsi e ritrovare la vetta della classifica. Appuntamento a domani, ore 15 al San Paolo.

REDAZIONE - Salvatore Amoroso.

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