Finisce mestamente l’esperienza degli azzurrini ai campionati europei di categoria. L’Italia U

Finisce mestamente l'esperienza degli azzurrini ai campionati europei di categoria. L'Italia Under 21 abbandona la rassegna iridata, ma lo fa contro una autentica corazzata: la Spagna. Al tempo stesso, occorre precisare che le aspettative della vigilia erano ben differenti.

Infatti, numeri alla mano ci troviamo di fronte a una delle selezioni Under 21 più forti di tutti i tempi. Lo dice il valore di mercato dei giocatori schierati da Di Biagio. Ma andiamo nello specifico e guardiamo i cartellini di questi calciatori, aiutandoci con due parametri: i valori (sempre affidabili) del sito transfermarkt e i rumors di mercato più attendibili (suffragati dalle richieste specifiche dei club).

Partiamo dal portiere: Donnarumma. L'estremo difensore di Castellammare vale tra i 25 e i 60 milioni di euro (dipende dalle vicende contrattuali, chiaro). Quattro milioni invece, è i costo di di Calabria... certamente più abbordabile. A questo punto, vien da chiedersi: se il ragazzo giocasse nell'Atalanta? I bergamaschi fanno molto "cool"... siamo certi che il valore del cartellino sarebbe decuplicato.

Rugani vale 17 milioni (ma la Juve non lo cederebbe a meno di 30), Caldara 15.

Quattro milioni per Barreca, 10 per Benassi. Gagliardini è stato venduto per 30 milioni anche se, a giudicare dal parere del poc'anzi citato transfermarkt (autentico riferimento per gli appassionati di compravendite calciatori) non vale più di 15.

Bernardeschi potrebbe essere ceduto alla Juve per 40 milioni, ma il suo costo, carte e statistiche e proiezioni alla mano, non dovrebbe superare i 30 milioni.

Domenico Berardi costa tra i 25 e i 30 milioni e se la Roma vuole piazzare l'affondo decisivo, è avvisata. Petagna non vale più di sette milioni.

Diciamoci la verità. Tra le richieste dei club e una analisi ex post più obiettiva, possiamo dire che "i nostri giovani" sono stati leggermente sopravvalutati.

La squadra è buona, non c'è che dire... e dunque non bisogna commettere l'errore di segno opposto, svalutando questi ragazzi o demonizzare il loro impegno. La Spagna resta una corazzata, ma è giusto interrogarsi sulla piega che sta prendendo il calcio contemporaneo.

Le valutazioni dei calciatori stano schizzando alle stelle e ben oltre i meriti concreti degli atleti. Al contempo, la nuova deregulation Fifa che privilegia i procuratori così come la sfrenata dei giocatori, fa sì che i professionisti siano cagione, ma anche vittima dell'attuale sistema calcio. E' un circolo vizioso che sacrifica i sentimenti in luogo del danaro (vile o meno che sia). Insomma, Napoli,tieniti stretto Marek Hamsik. Non esistono più bandiere così. REDAZIONE - .