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Ferrero difende Dal Pino dalle accuse degli altri Presidenti (c’è anche ADL): “I panni si lavano in famiglia”

Ferrero difende Dal Pino dalle accuse degli altri Presidenti (c’è anche ADL): “I panni si lavano in famiglia”

Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, è stato intervistato dall’ANSA sul tema Lega Serie A e sulla posizione di Dal Pino, dopo la lettera di diffida delle “sette sorelle”. Tra questi patron che hanno attaccato il capo...

Francesco Melluccio

Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, è stato intervistato dall'ANSA sul tema Lega SerieA e sulla posizione di DalPino, dopo la lettera di diffida delle "sette sorelle". Tra questi patron che hanno attaccato il capo della LegaSerieA c'è anche AurelioDeLaurentiis, che aveva attaccato anche la FIGC e GabrieleGravinaqualche giorno fa.

LE PAROLE DI MASSIMO FERRERO

Di seguito le parole di Massimo Ferrero all'ANSA.

"I panni si lavano in famiglia e la vita insegna che bisogna valutare attentamente se sono davvero sporchi. Giù le mani dal presidente Paolo Dal Pino: gli vengono attribuite deleghe che non ha e, soprattutto, non è possibile che si attacchi una persona che di recente tutti abbiamo voluto e votato. Sono basito. Anche dall'atteggiamento di Luigi De Siervo. Lo conosco da una vita, voglio dargli un consiglio: è l'ad di tutta la Lega e non può stare solo da una parte...

Siamo una delle principali industrie italiane, rappresentiamo milioni di tifosi che da noi si aspettano tanto e di più, specialmente in questo momento storico. Il presidente Gravina ha salvato l'Europeo per Roma, si sta battendo per riaprire gli stadi e lo dobbiamo solo ringraziare; Andrea Agnelli ha ruoli sempre più importanti in Uefa ed Eca. Dobbiamo essere il motore del calcio, all'estero apprezzano il lavoro che svolgono i dirigenti italiani e noi che facciamo? Partecipiamo a una puntata di 'C'è posta per te'? La trasmissione di Maria De Filippi ha fatto la storia della tv, ma noi siamo la Confindustria del pallone, non possono girare più lettere che idee realizzabili per un rilancio, serio e omogeneo, del calcio italiano

. Siamo in 20, non in 20mila, non sarebbe meglio dirci le cose in faccia, creare invece che distruggere? Ripeto: tutto ciò mi fa arrabbiare, ma proprio per questo mi batterò sempre per una Lega compatta, con meno egoismi e più modernità".