A Radio Marte nel corso della trasmissione "Marte Sport Live" è intervenuto Gaetano Fedele, agente, che ha parlato della situazione Insigne. Di seguito le sue parole.
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Fedele duro: “Insigne si sta sforzando, ma leader si nasce non lo si diventa”
Resta aperto il dibattito sul rinnovo del capitano del Napoli
Fedele sulla situazione di Insigne
"Insigne? Credo che questa situazione non sia semplicissima, il momento è particolare. La volontà del giocatore conta certamente: può restare a scadenza ma poi capire la propria ambizione. Oggi il Napoli non è un'ambizione economica, sarebbe solo una scelta di cuore, guadagnando qualcosina in meno ma restando in città. Oggi però l'interesse economico supera tutto, magari se farà un campionato importante potrebbe anche lasciare Napoli.
Insigne dovrebbe fare un sacrificio? Se anche Messi cambia casacca vuol dire che l'interesse economico supera tutto. A questo punto viene fuori l'uomo, Messi in questo non è mai stato un leader, ha vinto molto ma poteva vincere di più. Dobbiamo scindere la grandezza del calciatore rispetto alla personalità del leader. Messi è un campione per i giorni di oggi ma altri hanno avuto personalità maggiore. Ormai il calcio sta cambiando, l'interesse economico ha la maggiore su tutto. Non mi sconvolge questo come non mi sconvolgerebbe l'addio di Insigne.
Centrocampista? Onestamente penso che ci voglia, serve puntellare la squadra nei prossimi giorni, ormai è un andazzo lungo quello del calcio in difficoltà. Un paio di interventi il Napoli deve per forza farli, la rosa di per sé ha buone individualità.
Cosa si può dire ai tifosi? C'è una grossissima stranezza perché come principio basilare una squadra in difficoltà economica non dovrebbe fare nulla. Il presidente De Laurentiis è sempre stato attento al discorso economico, porta avanti la tesi che i conti debbano quadrare, poi vincere o meno è un punto interrogativo. Il Napoli vincerà con grandissima difficoltà ma credo che proprio quest'anno poteva essere fatto uno sforzo in più, c'era difficoltà da parte degli altri.
Siamo però sempre attorno a ragionamenti che poi diventano complessi, ci vorrebbero giocatori di personalità che però costano tanto e non arriveranno mai, mancano i leader. Noto con estremo piacere come si stia sforzando Insigne ma leader si nasce e non si diventa. Con Paolo Cannavaro quando iniziò la trattativa era il 6 settembre, sapevamo che alla fine un accordo l'avremmo trovato, facemmo un po' di tiritera, poi alla fine accettò. Ritengo che per un giocatore che ha deciso a fine anno di lasciare un club la fascia abbia un peso maggiore. Per questo sono fiducioso che Insigne a fine stagione troverà un accordo con il Napoli".
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