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Fabio Tarantino, collega de “Il Roma”, scrive così di Sarri e del Napoli:

Fabio Tarantino, collega de “Il Roma”, scrive così di Sarri e del Napoli:

Fabio Tarantino, collega de “Il Roma“, scrive così di Sarri e del Napoli: “Dovrebbe diventare dolce abitudine e non evento da sottolineare più del dovuto. Il Napoli che non subisce gol è come Hamsik che...

Redazione

Fabio Tarantino, collega de "Il Roma", scrive così di Sarri e del Napoli:

"Dovrebbe diventare dolce abitudine e non evento da sottolineare più del dovuto. Il Napoli che non subisce gol è come Hamsik che segna, per intenderci, una piacevole consuetudine da accettare con rinnovata convinzione ma non (più) sorpresa, un indizio, l’ennesimo, sulla crescita di una squadra che, in futuro, chiederà alla voce “reti subite” una mano per avvicinarsi sempre più alla vetta della classifica, dunque alla Juventus, modello da seguire - è così - per rincorrere cinismo, concretezza, praticità.

IMPRONTA. Per tutto il resto c’è Maurizio Sarri, il bel calcio e la geometria, i dettagli che rendono vincente una squadra che diverte divertendosi, che incanta - come all’Olimpico - senza far nulla di clamorosamente particolare, che gioca come si fa in cortile tra amici, senza affanni, rispettando un copione che nasce ogni giorno in allenamento ed è fin troppo facile ritrovare ovunque, che sia al San Paolo oppure all’Olimpico, contro la Lazio o anche la Roma, entrambe battute in casa (non accadeva da oltre quarant'anni). Ma c’è dell’altro oltre all’estetica, ad esempio - come detto - la necessità di subir sempre meno, di ridurre al minimo errori e gol presi, di sistemare qualcosa affinché possa andar sempre tutto liscio, senza complicazioni.

LIMITE. Contro la Lazio il Napoli non ha subito gol, in precedenza era accaduto appena sette volte in campionato (l’ultima col Crotone in casa, 3- 0), poche per una squadra che ha appena blindato il terzo posto ma neppure lo sente proprio, anzi vorrebbe presto continuare a scalare la classifica per avvicinarsi alla Roma, dunque al secondo posto che vorrebbe dire Champions League, estate serena, senza affanni. La difesa è l’unico neo che neppure preoccupa, solo che c’è troppa distanza tra quel che accade oltre il centrocampo e il destino che circonda Reina e compagni. Il Napoli ha già subito 33 gol in campionato, uno in più dei 32 subiti lo scorso anno in trentotto partite. I numeri vorranno pur dire qualcosa ma da soli non bastano per risolvere i problemi.

CONDIZIONE. Però Sarri una linea di confine l’ha tracciata esattamente dopo la vittoria sulla Lazio spiegando che la crescita in fase difensiva non dovrà modificare né atteggiamento né rendimento in quella offensiva. Se questo Napoli ha un’impronta è il divertimento che produce gol, dunque spettacolo, e questa caratteristica dovrà resistere finché possibile perché sarà l’unica strada possibile, da percorrere, per avvicinarsi alla perfezione, per unire praticità ed estetica, per dare un senso a quel che accade nella testa, la patria delle idee di un allenatore che non sarà (ancora) vincente ma intanto rende fiera una città intera per la bellezza del suo manifesto calcistico proposto ovunque con coraggio ed un sorriso grande così".

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