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Fabian, il primo allenatore: “E’ timido ma parla in campo. Poteva finire al Real o al Barcellona”

Fabian, il primo allenatore: “E’ timido ma parla in campo. Poteva finire al Real o al Barcellona”

Fabian, il primo allenatore: "E' timido ma parla in campo. Poteva finire al Real o al Barcellona"

Redazione

Il centrocampista Fabian Ruiz sta vivendo uno dei migliori momenti della sua carriera tra la Serie A con la maglia del Napoli e la Nazionale spagnola Under21. L'edizione odierna del quotidiano Il Mattino ha quindi raggiunto l'allenatore che per primo lo ha lanciato in Liga, Pepe Mel:

"Fabian ha una visione di gioco eccellente. E al Napoli e con Ancelotti, può solo migliorare.

Sul passato: Un ragazzino di 18 anni molto alto ma anche molto timido ed introverso. Non parlava quasi con nessuno, ma poi appena si allacciava gli scarpini parlava in campo con il suo sinistro.

Sul debutto: Sapevo di poter contare su di lui. E aveva un credito con la fortuna. L'anno precedente, prima di un incontro importante per la promozione nella quale sapeva che sarebbe stato titolare, si infortunò al metatarso. Ricordo le sue lacrime e la sua rabbia per la mancata opportunità. Ma gli dicemmo tutti di stare tranquillo perchè il suo momento sarebbe arrivato.

Sulla scelta dell'Italia: Onestamente mi ha sorpreso. Fabian è un ragazzo molto legato alla famiglia e al suo ambiente. Pensavo sarebbe rimasto più tempo in Liga.

E' da Real Madrid o Barcellona?: Credo che se avesse aspettato un altro pò di tempo sarebbe finito in una di queste due squadre. Il suo è un talento innato e in Spagna un centrocampista come lui è un lusso. Ma il campionato italiano è un'ottima palestra e se ha accettare di sposare il progetto del Napoli è perchè ne è convinto.

Su Ancelotti: Stiamo parlando di un grande tecnico con il quale si può parlare anche in spagnolo. Sicuramente migliorerà tanto. Ho visto che ci ha messo un pò ad ingranare , anche per via di un infortunio. Ma lui è così, all'inizio gli è difficile ambientarsi ma poi prende il sopravvento il talnto.

Sulle sue qualità: La visione di gioco ed eseguire dei passaggi impensabili. Inoltre porta sempre palla ed è disposto ad aiutare gli altri. L'importante è che sia sempre verso la porta e non di spalle. Ha la dote di essere molto forte fisicamente per via della stazza. Difetta sul breve ma è dotato di una progressione imponente".