ultimissime calcio napoli

Napoli, l’ex preparatore: “Dopo Sarri soltanto declino, quel gol di Koulibaly…”

TURIN, ITALY - APRIL 22: Kalidou Koulibaly of SSC Napoli scores a goal during the serie A match between Juventus and SSC Napoli on April 22, 2018 in Turin, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Francesco Sinatti, ex preparatore di Sarri a Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte per commentare il momento degli azzurri facendo un confronto con il passato. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli1926.it....

Luca D'Isanto

Francesco Sinatti, ex preparatore di Sarri a Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte per commentare il momento degli azzurri facendo un confronto con il passato. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli1926.it.

“Rispetto a quanto fatto a Napoli nel triennio di Sarri, vedere il Napoli in queste condizioni dispiace. Abbiamo provato a creare qualcosa di importante che però è svanito molto velocemente. Dal dopo Sarri è stato un declino. Ogni allenatore ha un sistema di lavoro e questo può essere giusto o sbagliato, dipende dai risultati. Ancelotti ha utilizzato il suo sistema di lavoro che però non ha portato risultati e per questo non è stato positivo, ma molto dipende dagli ambiti e dai momenti e un allenatore deve tener conto di tante cose”.

L'ex preparatore di Sarri racconta Napoli-Juventus

 TURIN, ITALY - AUGUST 31: Juventus player Alex Sandro during the Serie A match between Juventus and SSC Napoli at Allianz Stadium on August 31, 2019 in Turin, Italy. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Napoli-Juventus è una gara con tanti aspetti emotivi interessanti. Non conosco gli stati d’animo delle due squadra adesso, ma di certo sarà una gara importante. Non tiferò per una o per l’altra, ma non mi fa star bene vedere il Napoli in quella posizione visto tutto il lavoro che abbiamo fatto lì.

Era impossibile non festeggiare dopo quel gol di Koulibaly a Torino a fine partita: non abbiamo programmato i festeggiamenti, ma di certo non condizionarono le gare successive.

Quando ero a Napoli avevamo pochi infortuni perché c’era un connubio tra le varie componenti. Avevamo una comunicazione quotidiana con rispetto dei ruoli. Dopo 3 anni vissuti in maniera così intensa a Napoli era giusto cambiare perché avevamo tirato fuori il massimo da ogni giocatore e loro avevano bisogno di altri stimoli”.