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ESCLUSIVA – Crudeli: “Napoli superiore al Milan, davanti sono grandi, ecco come li fermerei”

ESCLUSIVA – Crudeli: “Napoli superiore al Milan, davanti sono grandi, ecco come li fermerei”

Il giornalista Tiziano Crudeli è stato interpellato ai nostri microfoni per quanto concerne il match tra Napoli e Milan di sabato sera alle ore 20.45.

Redazione

Il giornalista ed opinionista di "Diretta Stadio" che va in onda ogni settimana sull'emittente di 7 Gold, nonchè tifosissimo del Milan, Tiziano Crudeli, ha parlato in esclusiva alla nostra testata, del match tra Napoli e Milan in programma sabato sera al San Paolo. Di seguito le sue considerazioni:

Mancano due giorni a Napoli-Milan, che partita si aspetta tra le due squadre?

“Secondo me il Napoli è favorito, al di là della posizione in classifica degli azzurri. Hanno un tipo di gioco che metterà sicuramente in difficoltà il Milan. Vedo dunque gli azzurri nettamente favoriti, loro hanno anche il miglior attacco del campionato, è la miglior squadra italiana sul piano del gioco. Il Milan ha troppi problemi per quanto riguarda il reparto difensivo".

Qual è la chiave tattica che eserciterebbe per mettere in difficoltà gli azzurri?

“Penso che il punto meno forte del Napoli è la difesa, soprattutto se il Milan sarà bravo e abile nelle ripartenze. Dovremo cercare di non subire troppo il Napoli quando attaccherà, e cercare di ripartire bene e sfruttare le carenze del Napoli in difesa, quest’anno ne ho viste parecchie. Il centrocampo del Napoli è l’ago della bilancia, è molto abile nel costruire la manovra offensiva, ma deve essere altrettanto bravo in fase di copertura"

Lei è un tifoso milanista di vecchia data, qual è il suo ricordo più bello riguardo a questo sentito incontro?

“Le partite epiche quando Maradona era l’indiscusso leader del Napoli. Ci sono state partite fantastiche, memorabili, non ne ricordo una in particolare: le ho ammirate tutte. Ho visto grandissime partite tra Napoli e Milan, sono stati momenti memorabili e indimenticabili”.

La Nazionale ha deluso del tutto le aspettative. Cosa non ha funzionato negli schemi del ct Ventura?

“Non voglio fare il difensore del Napoli a spada tratta, ma dico che se l’Italia avesse giocato come loro, pur non avendo quei calciatori: ma inserendo Insigne, con giocatori piccoli ma forti, sarebbe stato meglio. Ventura si è ostinato a cercare i lanci lunghi, ma bisognava cercare i cross dalle fasce. Bisognava avere un’organizzazione di gioco totalmente diversa. Ti dico che l’ultimo 0-0 è stata la più bella dell’era Ventura, a prescindere che sia stata come il de profundis del calcio italiano”.

Il Milan fino ad ora ha deluso a sua volta le aspettative di diversi tifosi, compreso lei, a cosa è dovuto questa sorta di rallentamento in Campionato?

“Una mancanza di organizzazione. E’ vero che il Milan ha preso 11 giocatori nuovo rispetto al passato, ma è inconcepibile che dopo tutte queste partite non abbia trovato schemi per far rendere al meglio i loro giocatori. Mi spiego: Kalinic ad esempio in Nazionale gioca bene ed ha anche segnato, nel Milan stenta. Questi sono giocatori che non hanno un rendimento ottimale: penso che non siano stati impostati schemi di gioco che possano valorizzarli appieno”.

Tornando in tema Nazionale, ora il nome più gettonato è quello di Ancelotti, la convince come selezionatore azzurro?

“Io Carlo Ancelotti lo conosco benissimo, siamo amici fraterni. Sono uno dei più grandi estimatori di Carletto, ma attenzione, quello che voglio dirvi è che non penso che facendolo diventare commissario tecnico possa risolvere tutto come se avesse la bacchetta magica. Bisogna mettere un organico ottimo a sua disposizione per essere competitivi. Il nostro calcio ha dei limiti in tutto e per tutto, bisogna rifondarlo sul piano squisitamente tecnico”.

Redazione - Francesco Green

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