Qual è la Cassanata preferita di sempre? È una bella lotta e non è così semplice rispondere. C’è

Qual è la Cassanata preferita di sempre? È una bella lotta e non è così semplice rispondere. C'è chi dice che le corna all'arbitro Rosetti siano state decisamente il gesto più esagerato, quello che racchiude tutto Antonio Cassano: un eterno bambino che può fare di tutto, pentendosi un secondo dopo, ma che nel frattempo non si tiene nulla. Probabilmente quella più "innocente" è stata l'imitazione a Capello durante il suo soggiorno (breve) al Real Madrid, arrivato con un pellicciotto, quello sì, ai tratti dell'imbarazzante.

Così all'ennesimo ripensamento dell'ultima settimana, ognuno può pensare legittimamente che voglia riprendere il proprio percorso da dove è stato peggio, appunto nella capitale spagnola. È chiaramente una provocazione per chi, dal 1999, ha regalato genio e sregolatezza, non in egual dosi. Dalla cavalcata a Bari ai gol con la Roma, passando per il gol all'Europeo del 2004 - che non è valso per il passaggio del turno - oppure la Champions League guadagnata con la Sampdoria (ma poi persa subito ai preliminari).