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Editoradio – Chiariello: “Voglio un leader come Cavani, ma al posto di Mertens. Vi spiego perché”

Editoradio – Chiariello: “Voglio un leader come Cavani, ma al posto di Mertens. Vi spiego perché”

Umberto Chiariello ha parlato, per il consueto Editoradio, ai microfoni di Radio Crc

Redazione

In diretta ad ‘Un Calcio alla Radio’ in onda su Radio CRC Targato Italia è intervenuto Umberto Chiariello per il suo consueto ‘Editoradio’: "I numeri molto spesso non sono tutto, ma non mentono e aiutano. Il Napoli non ha il cannoniere singolo, ma il centravanti capocannoniere della serie A. Voi dite perché? Semplice Mertens e Milik fanno quindici gol in due che sono il centravanti più prolifico della serie A, perché nella Juventus gli attaccanti hanno segnato undici gol con Ronaldo, sette con Mandzukic e cinque gol gli esterni, due Dybala, che o gioca a destra o dietro le punte, due Bernardeschi e uno Cuadrado. Quindi la Juventus ha un attacco che ha realizzato solo 23 gol. Il Napoli con Insigne, secondo attaccante, ha fatto 7 gol. Callejon quest’anno è a zero, ma ha segnato due gol Ounas e uno Verdi col Torino. Il Napoli dai suoi attaccanti ha avuto 25 reti. Incredibile dirlo: l’attaccante che ha segnato di più è quello che ha segnato come Ronaldo. Milik ha fatto otto gol, come Ronaldo che ne ha fatti 8 più tre su rigore, ma Milik ha giocato nemmeno 800 minuti, meno di nove partite. È il giocatore con la media gol rapporto minuti giocati e gol realizzati più alta della serie A e quando si dice che non è decisivo si dice una grande fesseria. Lui ha risolto le partite con Atalanta, Lazio e Cagliaria, che sono tre vittorie da nove punti. È un giocatore che se innescato è determinante. Ora io dico: “Voglio Cavani perché è un leader, ma al posto di Mertens, giocatore che amo e stimo, non di Milik. Se Milik esplode e fa venti gol e dimostra di meritare la maglia da titolare allora è giusto andare a cercare una seconda scelta, ma qualsiasi grande squadra deve avere due grandi attaccanti. Ancelotti li fa giocare tutti a dimostrazione che quando si ha la duttilità mentale si riesce tirare fuori il meglio".