Ha visto Maradona: e poi, per una questione di mira, l’ha perso. «Sono un po’ deluso: sarebbe stato un gol importante per me e per la squadra». Il secondo della giornata, quello del 3-0 e dell’aggancio a Diego al secondo posto della classifica di sempre dei marcatori del Napoli in tutte le competizioni. E invece, niente da fare: Dries Mertens resta terzo a 114, un passo appena dal Pibe, ma per la lucidità e l’importanza della sua analisi post Brescia conferma di essere il primo leader del gruppo. Uno di quelli che: d’accordo la vittoria, ma di questo passo si farà una fatica del diavolo. «Abbiamo sofferto, non si può: dobbiamo capire che possiamo fare grandi cose».
ultimissime calcio napoli
Dries a un passo da Diego, sale a quota 114 reti
Dries a un passo da Diego, sale a quota 114 reti
«NON VA BENE». E allora, la denuncia di Dries. Sì, altro che l’ennesimo graffio e la corsa al record di Hamsik: sono le sue parole a strappare la copertina, soprattutto alla luce dell’esperienza estremamente negativa vissuta mercoledì con il Cagliari. Una sconfitta e una lezione che il Napoli, evidentemente, non ha ancora assimilato a dovere: «Non dovevamo subire gol: bisognava evitare e tutto sarebbe stato più facile». E invece il Brescia, trascinato da Tonali e Balotelli, è tornato in partita e poi ha seminato terrore. «Non si può soffrire così, non va bene: per fortuna non abbiamo preso il secondo». In piena emergenza dopo gli infortuni di Maksimovic e Manolas, ma comunque forti del 2-0 costruito nel primo tempo. «Abbiamo sbagliato la ripresa dopo una prima frazione positiva: ecco, bisogna ripartire da lì».
ARRIVO, DIEGO. E ancora. «Abbiamo corso all’indietro, ma noi siamo una squadra che deve andare in avanti e giocare vicino alla porta. Siamo forti e abbiamo giocatori molto forti: ripeto, dobbiamo capire che possiamo fare grandi cose». Tra l’altro dopo aver realizzato l’1-0, e dopo aver dato il via all’azione del bis di Manolas da calcio d’angolo, Dries ha avuto anche il pallone del 3-0: sarebbe stato il gol numero 115, quello dell’aggancio a Maradona. «Sono un po’ deluso anche per questo: Allan mi ha dato una grande palla che volevo mettere sul primo palo, peccato». Perdonato. Anche perché la corsa continua: ora è a quota 114, a tanto così dal re del calcio, e a 7 gol dal record di Hamsik (121). Curiosità statistica: Mertens è il castigatore delle neopromosse con 21 reti segnate nelle ultime 20 sfide giocate in Serie A. Un tipo sempre speciale. Cds
Redazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA