ultimissime calcio napoli

Donnarumma non è il primo e non sarà l’ultimo. E’ da questo concetto che ogni tifoso do

Donnarumma non è il primo e non sarà l’ultimo. E’ da questo concetto che ogni tifoso do

Donnarumma non è il primo e non sarà l’ultimo. E’ da questo concetto che ogni tifoso dovrebbe ripartire per non patire più delusioni e nostalgia. Se il recente addio alla Roma di Totti ci ha trasportato in un mondo...

Redazione

Donnarumma non è il primo e non sarà l'ultimo. E' da questo concetto che ogni tifoso dovrebbe ripartire per non patire più delusioni e nostalgia. Se il recente addio alla Roma di Totti ci ha trasportato in un mondo magico, romantico e un po' retrò, la recente decisione del portiere del Milan di non rinnovare il contratto ci ha riportato con i piedi per terra. Perchè benchè se ne dica, l'unico modo per sopravvivere a questo nuovo mondo del calcio, è capire che l'amore per la maglia non è più il filo conduttore che porta i calciatori a sceglie una o un'altra squadra.

La trasposizione su video delle partite, la pay tv, e tutto il fantastico mondo dei diritti tv, hanno permesso l'entrata in questo sport, di un fattore fondamentale che ne ha cambiato i connotati: il fattore soldi. Ormai tutto viene gestito e smosso dal Dio Denaro e, sceicchi e magnati cinesi, ne sono la dimostrazione. Le società sportive calcistiche sono delle vere e proprie aziende in cui i presidenti sono più dediti al guadagno che alla conquista dei titoli.

E allora basta rimanere delusi dopo gli addii dei vari Higuain, Pogba, Donnarumma. Ciò che magari si può chiedere e pretendere a questi professionsti veri, è di non baciare la maglia. Perchè i tifosi, quelli che in tasca non mettono nulla, quelli veri che non importa se si perde la schedina, ci credono ancora. E si emozionano, e si immedesimano, e chiamano i loro figli Diego o Gonzalo o Francesco. I tifosi veri meritano onestà, ovvero la dichiarazione palese di un amore per la maglia scadenza, almeno fino a quando qualcuno non deciderà di offrirgli più soldi o più gloria. E senza illusione siamo tutti più contenti e possiamo goderci quelle ultime poche bandiere, come Marek Hamsik.

REDAZIONE - Roberta Savarese